La conversione del noto medico - www.medjugorje.it
Quando si pensa ai miracoli di Lourdes, riconosciuti o meno, ci si ricollega sempre a quelle che possono essere guarigioni fisiche o, comunque, visibili agli occhi di tutti.
Ma ci sono anche le guarigioni interiori, quelle dell’anima: le conversioni di chi non credeva o non concepiva proprio la presenza di Dio e che invece, per intercessione di Maria, arrivano e cambiano completamente la persona stessa.
La storia che stiamo per raccontarvi è quella di un uomo di scienza. La concezione che la scienza non “accetti” l’esistenza di Dio, è valida fino ad un certo punto…
Lourdes, cittadella mariana, fra le più conosciute e visitate al mondo a partire dalla seconda metà del 1800, periodo in cui la Vergine Maria apparve, alla grotta di Massabielle, alla giovane Bernadette. Da allora, in tantissimi sono arrivati lì, tanti i malati che hanno pregato e tanti che sono stati anche guariti, anche se delle tante guarigioni, solo poco più di 70 sono state ufficialmente riconosciute.
Eppure, ancora oggi, sono in molti ad andare a Lourdes e ricevere grazie su grazie, anche se non sempre vengono rese pubbliche o comunicate. E quando si parla di miracoli, non dobbiamo solo pensare o ricondurle, come dicevamo, a sole guarigioni fisiche: esistono anche quelle dell’anima, quella della conversione.
Di conversione è quella di cui vi parliamo oggi. Un medico, agnostico, che cambia completamente il suo credo e le sue convinzioni proprio grazie a Lourdes. Ma andiamo e procediamo con ordine. Lui si chiamava Alexis Carrell ed era nato in una famiglia cattolica francese nel 1873. Frequentava la Messa con regolarità ma, una volta iniziato il college, qualcosa in lui è cambiato.
Non più un fedele credente, ma un agnostico. “Esisteva o meno Dio?” – si domandava sempre più spesso. I suoi studi di medicina, il suo diventare un chirurgo di fama mondiale, tanto da vincere anche l’omonimo premio Nobel nel 1912. La sua attività professionale era affiancata dalle notizie e dalle voci dell’acqua miracolosa di Lourdes e delle tante persone che lì vi si erano immerse ed erano guarite.
Dal canto suo, lui stesso era contrario alla possibilità che stesse accadendo qualcosa di soprannaturale. Era su un treno per Lourdes con un suo amico medico, quando Carrell incontra Marie Bailly, una donna affetta da peritonite tubercolare, una malattia mortale. Era in stato alterato di coscienza e, soprattutto, aveva il ventre gonfio.
Per quanto possibile, lui la aiutava dandole della morfina, per alleviare i suoi dolori ma non avrebbe scommesso nulla che sarebbe arrivata viva a Lourdes. Ma Marie alla grotta ci è arrivata e si è anche immersa nelle acque. Un forte bruciore pervase la donna: i medici erano lì ad osservarla, nel caso fosse successo qualcosa di irreparabile.
Ma osservarono tutt’altro: il ventre di Marie cominciò a sgonfiarsi e il suo ritmo cardiaco era tornato normale. Anche Carrell rimase stupito di ciò, arrivando ad ammettere che si trattava di una guarigione miracolosa. Molti erano anche i giornalisti che lo avevano visto lì alla grotta ed avevano documentato la sua presenza di fronte a quella guarigione miracolosa, cosa che il noto chirurgo non potè negare.
Se da un lato lui ha continuato la sua carriera e la Bailly, invece, era entrata in convento, qualcosa nell’animo del chirurgo continuava a ribollire. Sarà solo nel 1939 che il medico decise di incontrare un sacerdote: il dialogo, la confessione e il ritorno alla Chiesa: “Credo nell’esistenza di Dio, nell’immortalità dell’anima, nella Rivelazione e in tutto ciò che la Chiesa cattolica insegna” – aveva dichiarato poco prima di morire.
Anche per lui, il miracolo era avvenuto.