È stato l’ultimo profeta dell’Antico Testamento ma le sue profezie e i suoi moniti sono giunti fino a noi.
San Malachia è l’ultimo tra i profeti minori dell’Antico Testamento ed è soprannominato “Sigillo dei Profeti“. Questo perché è con lui che si conclude un periodo ricco di profeti e che lascia il tempo a una stagione caratterizzata da un lungo silenzio.
Silenzio che si interromperà con la venuta di San Giovanni Battista e poi di Nostro Signore Gesù Cristo, Figlio dell’Altissimo. In merito alla vita del profeta Malachia si sa davvero pochissimo. Sembra che visse nel periodo che seguì l’esilio babilonese, forse tra il 519 e il 425 a.C.
Il suo nome significa messaggero e questo dà già un’idea della sua missione profetica, che in effetti è quella che seguirà, nel corso della sua esistenza. Nel libro di Malachia, il profeta parla di una serie di problematiche che occorsero dopo il ritorno del popolo israeliano dall’esilio.
Il culto manca di vicinanza a Dio, di slancio interiore, e ha fatto spazio alla formalità. I sacerdoti eseguono riti per abitudine, senza quell’autenticità che dovrebbe corrispondere alla fede. Il popolo non fa che lamentarsi di Dio, dubitando del fatto che sia giusto e della sua Provvidenza. Il cuore è lontano da Dio, anche se si eseguono le varie attività religiose.
Il messaggio profetico di San Malachia e perché i suoi moniti sono importanti ancora oggi
In questo contesto, Malachia invita il popolo, con fermezza, a prendersi le proprie responsabilità. Essere il popolo eletto non vuol dire avere privilegi automatici, ma vivere secondo l’alleanza instaurata con Lui.

I doni di Dio esigono che vi sia una risposta fatta di concretezza. Malachia biasima i sacerdoti, in particolare, che offrono sacrifici non portando rispetto a Dio, senza timor di Lui e religione che è diventata una mera abitudine.
Dio vuole una relazione viva con Lui. Peraltro, il profeta si schiera per far sì che non vengano meno fedeltà matrimoniale, giustizia sociale, responsabilità di fronte a Dio. Poi, una profezia importante: in questa, Malachia parla del giorno del Signore, un tempo fatto da giudizio e salvezza.
Egli parla di un messaggero mandato da Dio che prepara il popolo e fa sì che si ristabilisca una relazione corretta tra l’Altissimo e gli uomini. I cristiani vedono in questa figura, San Giovanni Battista, che scosse le coscienze e preparò alla venuta di Gesù.
Il monito di Malachia che denuncia una fede che sa solo di formalità e apparenza, è ancora molto attuale e il suo richiamo alla conversione reale dell’anima è un qualcosa da tenere sempre presente. Questo, affinché il cammino cristiano sia davvero coerente.