Martino di Tours: Gesù gli appare con il mantello che gli aveva donato

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San Martino, il soldato di Cristo - www.medjugorje.it (photo: vaticano.com)
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Il Santo, di cui oggi si celebra la festa liturgica, ha una storia molto particolare alle spalle che vale la pena di conoscere nel dettaglio.

Stiamo parlando di San Martino di Tours, di colui che vide negli occhi di un povero lo sguardo di Cristo. Dalla Chiesa cattolica è indicato come uno dei santi fondatori del monachesimo che si è diffuso in Occidente.

La tradizione che lega questo santo al suo mantello è uno degli aneddoti più importanti della sua vita. Conosciamolo.

San Martino: una conversione particolare

Oggi, 11 novembre, la Chiesa festeggia e ricorda un Santo molto particolare, un Vescovo la cui storia aleggia attorno ad una leggenda che è, forse, l’aspetto della sua vita che tutti di più ricordano. Lui è San Martino di Tours, tra le figure più amate e antiche del Cristianesimo, simbolo della vera carità cristiana.

La sua vita è stata una fra le più intense dei primi santi della chiesa: nato a Sabaria Sicca, in Pannonia, il padre, tribuno militare della legione, gli diede il nome di Martino in onore di Marte, il dio della guerra. Nel suo cuore, però, era già presente una piccola fiamma che doveva soltanto essere accesa. A dieci anni fuggì di casa per due giorni che trascorse in una chiesa.

Un editto imperiale obbligò tutti i figli di veterani ad arruolarsi nell’esercito romano e anche Martino ne fu costretto. Fu inviato in Gallia e lì faceva parte, all’interno della Guardia Imperiale, di truppe non combattenti che garantivano l’ordine pubblico, la protezione della posta imperiale, il trasferimento dei prigionieri o la sicurezza di personaggi importanti. Il suo compito era la ronda di notte e l’ispezione dei posti di guardia, nonché la sorveglianza notturna delle guarnigioni.

La tradizione del suo mantello

Secondo la tradizione, si pensa che proprio durante una di queste ronde notturne avvenne quell’episodio che gli ha cambiato la vita. Durante la notte, incontrò un mendicante seminudo. Vedendolo sofferente, tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante. Fu la notte seguente a questo avvenimento che accadde qualcosa che lo sconvolse ancora di più.

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Dalla conversione all’elezione a vescovo – www.medjugorje.it

Il Signore Gesù gli apparve rivestito della metà del suo mantello militare: “Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito” – furono le parole di Gesù. Il mattino seguente, quando Martino si svegliò, notò il suo mantello integro e non più tagliato come lo era stato qualche sera prima. Il sogno ebbe un tale impatto su Martino, che egli, già catecumeno, venne battezzato la Pasqua seguente e così divenne cristiano.

Martino s’impegnò nella lotta contro l’eresia ariana, condannata al I concilio di Nicea, e venne per questo anche frustato e cacciato, prima dalla Francia, poi da Milano, dove erano stati eletti vescovi ariani. Nel 371 i cittadini di Tours lo vollero loro vescovo e, anche come guida di questa diocesi, lui continuo ad abitare nella sua modesta casa da monaco.

La sua fama ebbe ampia diffusione nella comunità cristiana dove, oltre ad avere fama di taumaturgo, veniva visto come un uomo dotato di carità, giustizia e sobrietà. Morì l’8 novembre 397 a Candes-Saint-Martin, dove si era recato per mettere pace tra il clero locale.