Il periodo degli esami si avvicina e, allo stesso tempo, anche la preoccupazione e l’ansia di tutti gli studenti inizia a salire. Forse non tutti sanno che c’è un Santo che veglia su di loro.
Stiamo parlando di San Giuseppe da Copertino: un nome, certo, che non è fra i più conosciuti e annoverati, ma è lui a stendere la sua mano, per volere di Dio, su tutti gli studenti e gli esaminandi che lo invocano con cuore sincero.
Lui, infatti, è il Santo Patrono degli studenti. Conosci la sua storia? E sai qual è la preghiera che viene a lui innalzata? Conosciamola insieme.
Il santo protettore degli studenti: in pochi lo conoscono
Il mese di giugno è, sì, il mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù ma, allo stesso tempo, del punto di vista laico, civile e scolastico, è il periodo degli esami. Domani inizieranno gli esami di maturità per questo anno scolastico 2025 e, allo stesso tempo, dall’inizio del mese e, anche, per tutto il mese prossimo, sono partite le sessioni d’esame nelle singole università.
Tantissimi sono gli studenti impegnati in questo momento e, anche le loro ansie e preoccupazioni crescono a dismisura. Non sanno “a che santo votarsi” affinchè il loro esame vada nel migliore dei modi possibile, eppure…non è così. Sì, perché non tutti sanno che anche gli studenti hanno un loro santo protettore ed è San Giuseppe da Copertino.
Lo chiamavano “frate asino” perché, diciamoci la verità, non era una vera e propria cima negli studi. Però Dio aveva individuato in lui qualcosa e gli ha permesso così di eccellere negli studi, anche se a molti le sue capacità sembravano davvero limitate. Ma chi era fra Giuseppe? Nato a Copertino, in provincia di Lecce, in una stalla, proprio come Gesù bambino.
Una grave malattia lo colpì all’età di 7 anni e, questa, lo costrinse ad abbandonare la scuola per molto tempo. Nonostante tutto, però, all’età di 15 anni, la chiamata e la vocazione a farsi frate francescano ma la sua mancata istruzione non gli permise di entrare in nessun convento, perché da tutti veniva rifiutato.
San Giuseppe da Copertino: perché era detto “frate asino”
Il giovane desiderava il sacerdozio, al quale non poteva accedere perché sapeva a malapena leggere e scrivere. Sentendosi assistito da una speciale protezione della Vergine Maria, si mise con impegno sui libri e superò gli esami. Ciò gli permise di diventare, prima diacono poi frate e sacerdote e da che era chiamato “frate asino”, Dio aveva stabilito per lui invece tutt’altro. Nel corso dei secoli gli sono stati attribuiti diversi miracoli, fra i quali quello del volo, delle estasi e delle levitazioni.
Oggi il suo corpo è custodito nel Santuario di Osimo, dove riposa dal 1663, dal 18 settembre giorno della sua morte e, anche, della sua memoria liturgica. È considerato patrono degli studenti proprio per aver superato in modo ritenuto prodigioso gli esami per accedere al sacerdozio, nonostante la sua scarsa preparazione culturale.

Recitiamo insieme la preghiera dello studente che, con fede, invoca il Santo:
“O san Giuseppe da Copertino,
amico degli studenti e protettore degli esaminandi,
vengo ad implorare da te il tuo aiuto.
Tu sai, per tua personale esperienza,
quanta ansietà accompagni l’impegno dello studio
(degli esami) e quanto facili siano il pericolo
dello smarrimento intellettuale e dello scoraggiamento.
Tu che fosti assistito prodigiosamente da Dio
negli studi e negli esami
per l’ammissione agli Ordini sacri,
chiedi al Signore
luce per la mia mente e forza per la mia volontà.
Tu che sperimentasti tanto concretamente
l’aiuto materno della Madonna,
Madre della speranza,
pregala per me,
perché possa superare facilmente
tutte le difficoltà negli studi e negli esami.
Amen”