Il messaggio della Regina della Pace ci invita alla preghiera come incontro vivo e personale con Dio.
La preghiera non deve essere un rito ripetuto meccanicamente, ma un’esperienza di dialogo e di amore. Dio ci offre sé stesso, ma attende la nostra risposta libera, perché l’amore non si impone. In un mondo dominato dalla fretta e dal rumore, Maria ci chiama a ritagliare momenti di silenzio, pace ed umiltà, per aprirci al Creatore. La preghiera diventa allora fonte di gioia, un’occasione di intimità con Colui che ci conosce e ci ama senza misura.
Medjugorje: Messaggio del 25 novembre 1988
Cari figli, vi invito alla preghiera affinché nella preghiera abbiate l’incontro con Dio. Dio si offre e si dona a voi, ma da voi desidera che nella vostra libertà rispondiate alla sua chiamata. Perciò, figlioli, durante la giornata trovate il tempo per poter pregare nella pace e nell’umiltà ed incontrarvi con Dio Creatore. Io sono con voi ed intercedo per voi presso Dio. Perciò vegliate perché ogni incontro, nella preghiera, sia una gioia per avere incontrato Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
La gioia della libertà
“Vi invito alla preghiera affinché nella preghiera abbiate l’incontro con Dio. Queste parole richiamano la verità fondamentale della vita cristiana: la preghiera non è fine a sé stessa, ma conduce al cuore di Dio. Gesù stesso ci ha detto: “Quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto” (Mt 6,6). È lì, nel silenzio del cuore, che avviene l’incontro trasformante.
Maria ci ricorda che Dio si dona, ma desidera la nostra risposta libera. È il mistero dell’amore divino: “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui” (Ap 3,20). La libertà è il luogo in cui Dio si manifesta e mai la violenta; la nostra risposta diventa un atto di fede e di amore.
La Madonna ci invita anche a vegliare, affinché ogni preghiera sia gioiosa. Vegliare significa non lasciarci distrarre dalle preoccupazioni e dalle tentazioni, ma orientare il cuore con costanza. La gioia di cui parla Maria non è superficiale, ma quella che nasce dall’incontro vero con il Signore. Come insegna la Chiesa, la preghiera è “la vita del cuore nuovo”; essa ci unisce a Cristo, fonte di pace e di santità.
La Madre non ci lascia soli: ci assicura la sua intercessione continua presso Dio. Questo ci dona fiducia, perché sappiamo di avere una guida materna che ci accompagna.
Spunti di riflessione personale
- Nella mia giornata trovo davvero tempo per un incontro personale con Dio, o riduco la preghiera a poche formule sbrigative?
- Vivo la preghiera come gioia di stare con Dio, oppure come un dovere faticoso?
Preghiera di oggi
Signore, donaci un cuore umile e silenzioso, capace di incontrarti nella preghiera. Fa’ che ogni istante di dialogo con Te sia sorgente di pace e di gioia. Maria, Madre nostra, accompagnaci e intercedi per noi, perché impariamo ad amare Dio con libertà e gratitudine. Amen.