Medjugorje: “aiutatemi con la vostra preghiera”

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Medjugorje: aiutatemi con la vostra preghiera
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Il messaggio della Regina della Pace ci ricorda che la realizzazione dei suoi progetti, volti alla salvezza delle anime, passa anche attraverso la nostra collaborazione orante.

In queste parole della Vergine Maria emerge il profondo legame con i suoi figli spirituali e la fiducia nella potenza della preghiera, in particolare del Santo Rosario. L’invito a recitare il Rosario in famiglia è un richiamo a vivere la fede nella dimensione domestica, come Chiesa domestica. Questo messaggio è un’esortazione a perseverare nella preghiera con fede e amore.

Medjugorje: Messaggio del 27 settembre 1984

Cari figli, mi avete aiutato con la vostra preghiera a realizzare i miei progetti. Continuate a pregare, affinché questi progetti si realizzino pienamente. Chiedo alle famiglie della parrocchia di recitare il Rosario in famiglia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

La verità fondamentale della fede

«Cari figli, mi avete aiutato con la vostra preghiera a realizzare i miei progetti». Queste parole della Madonna ci ricordano una verità fondamentale della fede cristiana: Dio ha scelto di operare anche attraverso la libera cooperazione degli uomini. Come afferma San Paolo, «siamo infatti collaboratori di Dio» (1Cor 3,9). Maria, Madre della Chiesa (cf. Lc 1,38; Gv 19,26-27), continua a guidare i suoi figli verso Cristo, e ci chiede di essere parte attiva nei disegni della Provvidenza.

L’insistenza sul Rosario come preghiera familiare richiama l’insegnamento sulla centralità della famiglia come “Chiesa domestica” (cf. CCC n. 1655). Pregare insieme è un mezzo potente per rafforzare l’unità, la fede e l’amore tra i membri della famiglia. Il Rosario, in particolare, è una preghiera profondamente cristocentrica: meditare i misteri della vita di Cristo, con lo sguardo di Maria, ci conduce a un’intimità più profonda con il Signore.

Maria ci invita anche a perseverare: «Continuate a pregare». Nella parabola della vedova importuna (Lc 18,1-8), Gesù stesso ci insegna la necessità di pregare sempre, senza stancarci. La preghiera non cambia solo le circostanze esteriori, ma soprattutto trasforma i cuori.

Infine, il riconoscimento della nostra Mamma Celeste — «mi avete aiutato» — è un segno della sua gratitudine e della sua presenza materna. Come Regina della Pace, Maria desidera condurre il mondo alla riconciliazione con Dio. Collaborare con Lei, con la preghiera e la vita santa, è un atto di amore verso Dio e verso il prossimo. Rispondere alla sua chiamata è entrare nella logica del Vangelo, dove l’umile servizio e la fede generano frutti di salvezza.