Medjugorje: “C’è speranza!”

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Il messaggio della Regina della Pace è un invito luminoso ed incoraggiante a perseverare nel cammino guidati dal suo amore.

Maria riconosce il valore dei passi quotidiani fatti nella fede: la preghiera, i sacrifici, il desiderio sincero di vivere con suo Figlio. Non si tratta di gesti piccoli o insignificanti, ma di semi di speranza in un mondo spesso turbato e confuso. L’immagine degli „apostoli dell’amore“ ci ricorda che ogni cristiano è chiamato a riflettere la luce di Cristo ed a testimoniare con la vita ciò che il cuore crede. La Regina della Pace accompagna, incoraggia, e soprattutto conferma che la preghiera, compresa la nostra più fragile, ha un valore eterno.

Medjugorje: Messaggio del 2 febbraio 2017

Cari figli, voi che cercate di presentare a mio Figlio ogni giorno della vostra vita, voi che provate a vivere con lui, voi che pregate e vi sacrificate, voi siete la speranza in questo mondo inquieto. Voi siete i raggi della luce di mio Figlio, un vangelo vivente, e siete i miei cari apostoli dell’amore. Mio Figlio è con voi. Egli è con coloro che pensano a lui, che pregano. Allo stesso modo, però, egli aspetta pazientemente quelli che non lo conoscono. Perciò voi, apostoli del mio amore, pregate col cuore e mostrate con le opere l’amore di mio Figlio. Questa è l’unica speranza per voi, ed anche la sola via verso la vita eterna. Io, come Madre, io sono qui con voi. Le vostre preghiere rivolte a me sono per me le più belle rose d’amore. Non posso non essere là dove sento profumo di rose. C’è speranza! Vi ringrazio.

La chiamata materna a pregare e testimoniare

Il messaggio si apre con uno sguardo materno che riconosce e valorizza ogni sforzo compiuto nel cammino spirituale. Gesù stesso afferma che anche un semplice bicchiere d’acqua dato nel suo nome non sarà dimenticato (Mc 9,41). Chi cerca di vivere ogni giorno con Cristo diventa davvero “luce del mondo”(Mt 5,14), e Maria definisce questi suoi figli “raggi della luce di mio Figlio”. È un’immagine splendida: la luce non è propria, ma riflessa, come la luna riflette il sole. Così sono i credenti che vivono in grazia.

La Madonna afferma che questi figli sono “un vangelo vivente”. Paolo nella Scrittura ricorda che la nostra vita è una “lettera di Cristo” (2Cor 3,3): la testimonianza concreta, fatta di gesti quotidiani di carità, pazienza e fede, annuncia il Vangelo più delle parole. Il messaggio insiste anche sull’importanza della preghiera del cuore e delle opere dell’amore, ricordando l’armonia biblica tra fede e opere (Gc 2,17): la fede autentica non resta teoria, ma diventa vita.

Importante anche il riferimento alla pazienza di Cristo verso chi non lo conosce. Gesù è “colui che è venuto a cercare ciò che era perduto” (Lc 19,10). La Vergine stessa, come madre, invita i suoi figli ad accompagnare questa azione salvifica con la preghiera e la testimonianza.

Le parole sulle preghiere come “rose d’amore” mostrano la prospettiva soprannaturale della vita spirituale: ciò che a noi sembra semplice, a Dio ed a Maria diventa profumo che sale al cielo (cfr. Ap 8,4). La conclusione “C’è speranza!” è profondamente cristiana: la speranza è virtù teologale che radica il cuore nelle promesse di Dio.

Spunti di riflessione personale

  1. Le mie opere quotidiane riflettono davvero la luce di Cristo?
  2. Vivo la preghiera come un’offerta d’amore che sale verso il cielo?

Preghiera di oggi

Maria, Madre dell’amore, rendici raggi della luce di tuo Figlio. Insegnaci a pregare col cuore, a testimoniare con le opere, a vivere ogni giorno come vangelo vivente. Accogli le nostre preghiere come rose d’amore e intercedi perché possiamo portare speranza dove regna l’inquietudine. Amen.