Il messaggio della Regina della Pace è un invito pieno di amore e speranza ad essere coraggiosi testimoni del Vangelo.
Maria, come tenera madre, ci porta ancora una volta tra le braccia suo Figlio Gesù e ci incoraggia in un tempo di incertezza e smarrimento. Le sue parole ci ricordano che Dio ascolta le nostre preghiere e ci dona ciò di cui abbiamo bisogno, se ci rivolgiamo a Lui con fede. Questa chiamata materna non è solo consolazione, ma anche responsabilità: siamo chiamati ad essere luce nelle tenebre, portatori della Buona Novella con la nostra vita e con il nostro coraggio quotidiano.
Medjugorje: Messaggio del 25 dicembre 2004
Cari figli, con grande gioia anche oggi vi porto tra le mie braccia mio Figlio Gesù, che vi benedice e vi invita alla pace. Pregate figlioli e siate coraggiosi testimoni del lieto annunzio in ogni situazione. Solo così Dio vi benedirà e vi darà tutto ciò che cercate da Lui nella fede. Io sono con voi finchè l’Altissimo lo permette. Con grande amore intercedo per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Tra le braccia di Maria
Maria ci appare oggi come la Madre che ci consegna Gesù e ci benedice con Lui. Come la scena evangelica della Visitazione (cf. Lc 1,39-45), dove Maria porta Cristo nel grembo a Elisabetta, così ora ella ci porta Gesù nel cuore, affinché possiamo riceverlo con gratitudine e convertirci in suoi annunciatori. Il Signore ci benedice “e ci invita alla pace”, perché la sua pace è la condizione necessaria per ogni vera missione.
Il Vangelo ci dice: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9). La pace che Gesù ci offre non è assenza di conflitti, ma pienezza di comunione con Dio. Per questo la Madonna ci invita: “Pregate figlioli”, perché la preghiera è il canale attraverso il quale riceviamo quella pace che solo Dio può dare (cf. Gv 14,27).
“Siate coraggiosi testimoni del lieto annunzio”: è un’esortazione missionaria. Come afferma San Paolo: “Guai a me se non annuncio il Vangelo!” (1Cor 9,16). Il coraggio non è assenza di paura, ma fiducia nella fedeltà di Dio. La nostra testimonianza, dice Maria, deve essere in “ogni situazione”, cioè nella vita concreta, non solo nei momenti spirituali, ma anche nelle difficoltà, nel lavoro, nella famiglia.
L’ultima parte del messaggio ci dona consolazione: “Io sono con voi finché l’Altissimo lo permette”. La vergine non ci abbandona. Intercede per ognuno di noi, come la donna dell’Apocalisse (cf. Ap 12), in lotta per proteggere i suoi figli.
Spunti di riflessione personale
- Vivo la mia fede come un annuncio coraggioso oppure mi chiudo nel timore?
- Come posso portare la pace di Gesù nelle situazioni concrete della mia giornata?
Preghiera di oggi
O Maria, Regina della pace, portami ogni giorno tra le braccia tuo Figlio Gesù. Fammi accogliere la sua benedizione e dammi il coraggio di annunciare il Vangelo con la vita. Rendimi testimone di pace nelle prove, e seme di speranza nei deserti dell’umanità. Tu che intercedi per me, sostienimi nel cammino della fede finché l’Altissimo lo permetterà. Amen.