Il messaggio della Regina della Pace ci invita a guardare alla sua vita come modello di fede, silenzio e totale fiducia nel Padre.
Maria ci conduce al cuore del Vangelo, ricordandoci che nulla nella nostra vita è casuale: né il dolore né la gioia, perché tutto può diventare grazia se vissuto in Cristo. Ella ci insegna che la preghiera autentica nasce nel silenzio dell’anima e si manifesta nei gesti quotidiani di amore, misericordia e sacrificio. La Madre, che porta la benedizione di suo Figlio, ci chiama ad essere apostoli del suo amore e testimoni di speranza.
Medjugorje: Messaggio del 2 settembre 2016
Cari figli, secondo la volontà di mio Figlio ed il mio materno amore vengo a voi, miei figli, ed in particolare per coloro che ancora non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio. Vengo a voi che pensate a me, che mi invocate. A voi do il mio materno amore e porto la benedizione di mio Figlio. Avete cuori puri e aperti? Vedete i doni, i segni della mia presenza e del mio amore? Figli miei, nella vostra vita terrena ispiratevi al mio esempio. La mia vita è stata dolore, silenzio ed un’immensa fede e fiducia nel Padre Celeste. Nulla è casuale: né il dolore, né la gioia, né la sofferenza, né l’amore. Sono tutte grazie che mio Figlio vi dona e che vi conducono alla vita eterna.
Mio Figlio vi chiede l’amore e la preghiera in lui. Amare e pregare in lui vuol dire — come Madre voglio insegnarvelo — pregare nel silenzio della propria anima, e non soltanto recitare con le labbra. Lo è anche il più piccolo bel gesto compiuto nel nome di mio Figlio; lo è la pazienza, la misericordia, l’accettazione del dolore ed il sacrificio fatto per gli altri. Figli miei, mio Figlio vi guarda. Pregate per vedere anche voi il suo volto, ed affinché esso possa esservi rivelato. Figli miei, io vi rivelo l’unica ed autentica verità. Pregate per comprenderla e poter diffondere amore e speranza, per poter essere apostoli del mio amore. Il mio Cuore materno ama in modo particolare i pastori. Pregate per le loro mani benedette. Vi ringrazio!
Dolore e gioia come grazia di Cristo
Questo messaggio è una profonda catechesi di vita cristiana. Maria ci rivela che la sua esistenza terrena è stata segnata da dolore, silenzio ed immensa fiducia nel Padre celeste. Proprio attraverso queste esperienze ella ci mostra che ogni evento della vita, sia esso gioioso o doloroso, è un dono che Dio può trasformare in grazia per condurci alla vita eterna. Come dice San Paolo: “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rm 8,28).
La Vergine ci richiama anche all’autenticità della preghiera. Pregare non significa soltanto recitare formule con le labbra, ma lasciare che il cuore si apra a Dio nel silenzio interiore, trasformando le parole in comunione viva con Cristo. Gesù stesso ci ammonisce: “Quando pregate, non siate simili agli ipocriti… tu invece, quando preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo nel segreto” (Mt 6,5-6).
Maria ci esorta a vivere l’amore cristiano in piccoli gesti quotidiani: la pazienza, la misericordia, l’accettazione del dolore, il sacrificio offerto per gli altri. In questi atti si manifesta la nostra fede operante nella carità, come insegna San Giacomo: “La fede senza le opere è morta” (Gc 2,26).
Infine, la Regina della Pace ci ricorda il ruolo prezioso dei pastori, le cui mani consacrate portano la grazia sacramentale. Sostenere con la preghiera i sacerdoti significa sostenere la vita stessa della Chiesa, perché attraverso di loro Cristo continua a donarsi al suo popolo.
Spunti di riflessione personale
- So riconoscere nella mia vita quotidiana, anche nel dolore, un dono che Dio mi offre per crescere nella fede?
- La mia preghiera è solo recita di parole o si apre al silenzio e all’ascolto di Dio nel cuore?
Preghiera di oggi
O Maria, Madre silenziosa e fedele, insegnami a pregare con il cuore ed a trasformare ogni dolore e gioia in offerta a Dio. Donami la pazienza, la misericordia e la forza di vivere come apostolo dell’amore di tuo Figlio. Sostieni con il tuo Cuore materno i nostri pastori, perché le loro mani portino sempre benedizione e grazia. Amen.