Medjugorje: “Dio ci ama uno per uno”

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Il messaggio della Regina della Pace invita ancora una volta a porre la pace al centro della vita spirituale e delle relazioni quotidiane.

Maria richiama alla preghiera fatta con il cuore, quella che nasce dall’incontro autentico con Dio e che diventa sorgente di speranza. Il suo richiamo a non scoraggiarsi si fonda sull’amore divino: un amore personale, attento, che desidera la salvezza di ciascuno. La via proposta è quella della santità, intesa come cammino progressivo e concreto. Attraverso l’ascolto della volontà di Dio nella preghiera, ogni credente diventa cooperatore del suo piano di amore nel mondo e nella propria storia.

Medjugorje: Messaggio del 25 marzo 2003

Cari figli, anche oggi vi invito a pregare per la pace. Pregate con il cuore, figlioli, e non perdete la speranza, perchè Dio ama le sue creature. Egli vuole salvarvi uno per uno attraverso le mie venute qui. Vi invito sulla strada della santità. Pregate, e nella preghiera siete aperti alla volontà di Dio, e così in tutto quello che fate realizzate il piano di Dio in voi e attraverso di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Pregare con il cuore

Il messaggio si apre con un’esortazione fondamentale: “Vi invito a pregare per la pace”. Nella Bibbia, la pace — shalom — è molto più che assenza di guerra: è pienezza, armonia, compimento nella volontà di Dio (Sal 85,9-11). Gesù stesso dichiara: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” (Gv 14,27). Pregare per la pace significa accogliere questa promessa e permettere che trasformi prima di tutto il cuore.

“Pregate con il cuore”: un’espressione profondamente evangelica, Gesù condanna la preghiera solo esteriore (Mt 6,5-8) ed invita a rivolgersi al Padre “in spirito e verità” (Gv 4,23). La preghiera del cuore è quella che unisce amore, fiducia ed abbandono. Maria incoraggia a non perdere la speranza, perché “Dio ama le sue creature”. San Giovanni lo afferma con parole limpide: “Dio è amore” (1Gv 4,8). Questo amore non è astratto; è un amore salvifico che desidera raggiungere ogni persona singolarmente, come indica il messaggio: “Egli vuole salvarvi uno per uno”. Tale attenzione personale rispecchia la parabola del Pastore che lascia le novantanove pecore per cercare quella perduta (Lc 15,4-7).

Quando Maria afferma di venire per guidare i suoi figli, richiama la dimensione materna della fede, così presente nella tradizione cristiana. Il suo invito alla santità riprende il comando biblico: “Siate santi, perché io sono santo” (1Pt 1,16). La santità non è un privilegio di pochi, ma il destino di ogni battezzato. È una strada fatta di fedeltà quotidiana, di scelte coerenti, di apertura alla grazia.

“Pregate… e siete aperti alla volontà di Dio”: solo nella preghiera il credente può discernere ciò che il Signore desidera. Gesù stesso ci ha mostrato come la preghiera sia il luogo in cui si abbraccia la volontà del Padre (Lc 22,42). Realizzare il piano di Dio “in voi e attraverso di voi” significa diventare strumenti della Sua pace nel mondo, testimoni di una fede viva che genera cambiamento.

Spunti di riflessione personale

  1. La mia preghiera nasce davvero dal cuore o è spesso superficiale e frettolosa?
  2. In quali situazioni concrete posso diventare costruttore di pace secondo il desiderio di Dio?

Preghiera di oggi

Signore, dona al mio cuore una preghiera viva, sincera e capace di trasformare la mia vita. Rendimi strumento della Tua pace e della Tua volontà. Madre santissima, guidami sulla via della santità ed aiutami a collaborare al piano che Dio vuole realizzare in me ed attraverso di me. Amen.