Il messaggio della Regina della Pace ci ricorda la forza della preghiera e del sacrificio come strumenti che uniscono la terra al cielo.
La Madonna ringrazia per ciò che i fedeli hanno offerto e invita a comprendere che ognuno ha un ruolo nell’opera della salvezza. Non si tratta solo di pregare, ma di vivere in modo che attraverso di noi gli altri possano incontrare Gesù. La conversione del mondo inizia da cuori che si lasciano trasformare dall’amore di Dio e che diventano luce. In questo cammino, Maria intercede e accompagna i suoi figli.
Medjugorje: Messaggio del 25 maggio 1996
Cari figli! Oggi desidero ringraziarvi per tutte le vostre preghiere e i sacrifici che avete offerto in questo mese a me consacrato. Figlioli, desidero che anche tutti voi siate attivi in questo tempo che, attraveso di me, è unito al cielo in modo speciale. Pregate per poter capire che bisogna che voi tutti collaboriate, con la vostra vita e col vostro esempio, all’opera della salvezza. Figlioli, io desidero che gli uomini si convertano e vedano in voi me ed il mio figlio Gesù. Io intercederò per voi e vi aiuterò a diventare luce. Aiutate gli altri, perché, aiutandoli, anche la vostra anima troverà la salvezza. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!
Maria ci chiama
La gratitudine che la Madonna esprime per le preghiere ed i sacrifici dei suoi figli è un invito a non sottovalutare il valore delle piccole offerte quotidiane. Come insegna San Paolo: “Vi esorto, fratelli, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio” (Rm 12,1). Ogni gesto, ogni rinuncia vissuta per amore diventa parte dell’opera redentrice di Cristo.
Maria ci ricorda che questo tempo è “unito al cielo in modo speciale”. Questo ci richiama alla verità che la nostra vita è costantemente intrecciata con il mistero della comunione dei santi: “Siamo circondati da una moltitudine di testimoni” (Eb 12,1). Non siamo soli nel nostro cammino; ogni atto di fede si unisce a quello della Chiesa celeste e terrena.
Il cuore del messaggio sta nell’invito alla collaborazione attiva all’opera della salvezza. Non basta credere, ma occorre testimoniare. Gesù stesso lo afferma: “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5,16). Maria desidera che gli uomini vedano in noi lei e suo Figlio: è la chiamata alla santità vissuta nel quotidiano.
La Vergine ci mostra la dinamica evangelica dell’aiutare il prossimo. Nell’amore reciproco non solo sosteniamo gli altri, ma troviamo anche la nostra salvezza. È quanto afferma il Signore: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40). La carità non è opzionale, ma via privilegiata verso il Regno.
La Regina della Pace, come Madre, ci promette la sua intercessione e ci aiuta a diventare luce nel mondo. Con lei possiamo imparare a vivere con gratitudine, impegno e speranza.
Spunti di riflessione personale
- In che modo la mia vita quotidiana diventa testimonianza che conduce gli altri a Gesù?
- Riesco a vedere nei piccoli sacrifici di ogni giorno un mezzo per partecipare all’opera della salvezza?
Preghiera di oggi
O Maria, Madre nostra, grazie per la tua intercessione e per il tuo amore che ci accompagna sempre. Donaci la grazia di vivere la preghiera ed il sacrificio come strumenti di luce per il mondo. Fa’ che i nostri gesti quotidiani riflettano la presenza di tuo Figlio e portino la Sua salvezza a chi ci è accanto. Amen.