Messaggi

Medjugorje: “Entrate nel mistero dell’Amore”

Il messaggio della Regina della Pace ci vuole portare dritti al cuore della fede cristiana: la Croce di Cristo.

Maria ci invita a prendere tra le mani la Croce di Gesù, a contemplare la sua passione e morte. Questo gesto non è solo simbolico, ma spiritualmente vitale, segno supremo dell’amore di Dio e via di salvezza per l’umanità: «Quanto a me, non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo» (Gal 6,14).

Medjugorje: Messaggio del 25 marzo 2013

Cari figli! In questo tempo di grazia vi invito a prendere fra le mani la croce del mio amato Figlio Gesù e a contemplare la Sua passione e morte. Le vostre sofferenze siano unite alla Sua sofferenza e l’amore vincerà, perché, Lui che è l’Amore, ha dato se stesso per amore per salvare ciascuno di voi. Pregate, pregate, pregate affinché l’amore e la pace comincino a regnare nei vostri cuori. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

L’Amore vincerà

La Croce è il trono dell’Amore, il segno del dono totale di Cristo per ciascuno di noi. Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che «la Croce è l’unico sacrificio di Cristo, “unico mediatore tra Dio e gli uomini”» (CCC 618). Contemplare la Croce significa entrare nel mistero dell’Amore che salva.

L’unione delle nostre sofferenze a quelle di Cristo, come indica la Madonna, è una partecipazione redentrice. San Paolo scrive: «Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa» (Col 1,24). Questo non significa che alla Passione del Signore manchi qualcosa, ma che noi, nella comunione dei santi, possiamo unirci al suo sacrificio per amore, trovando senso nel dolore e trasformandolo in offerta.

Maria sottolinea che l’amore vincerà, perché Cristo, che è l’Amore stesso (1 Gv 4,8), si è donato totalmente. Questo ci rimanda al fondamento della nostra speranza cristiana: «Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine» (Gv 13,1). La vittoria dell’amore è la risurrezione che segue la Croce, il trionfo della vita sulla morte.

L’esortazione finale alla preghiera triplice – «Pregate, pregate, pregate» – è un pressante richiamo all’unione con Dio. Come insegna il Catechismo: «La preghiera è la vita del cuore nuovo» (CCC 2697). È dalla preghiera che scaturiscono amore e pace, che devono regnare prima di tutto nei nostri cuori, per poi trasformare il mondo. Rispondere alla chiamata di Maria significa abbracciare la Croce con fede, e lasciarsi trasformare dall’Amore Crocifisso e Risorto.

 

Published by
Cristiano Sabatini