Medjugorje: “La conversione trasforma il cuore”

Medjugorje: “La conversione trasforma il cuore" Medjugorje: “La conversione trasforma il cuore"
Medjugorje: “La conversione trasforma il cuore"
Canale WhatsApp Iscriviti subito!
Canale Telegram Iscriviti subito!

Il messaggio della Regina della Pace richiama con forza la necessità della conversione totale, non parziale né superficiale.

Maria, come Madre, mette in luce il rischio di una fede vissuta solo nei momenti di bisogno, quando la sofferenza bussa alla porta e l’uomo si ricorda di Dio quasi come ultima risorsa. Ma il Signore non è lontano: è l’uomo che spesso vive distante da Lui. Questo invito alla conversione continua si intreccia con il dono della fede che permette di accogliere le grazie divine e di abbandonarsi con fiducia alla volontà di Dio. Maria accompagna, intercede, guida: ma attende il nostro “sì”.

Medjugorje: Messaggio del 25 gennaio 1988

Cari figli, anche oggi vi invito alla conversione totale: essa è difficile per tutti coloro che non hanno scelto Dio. Vi invito, cari figli, a convertirvi totalmente a Dio. Dio può darvi tutto quello che gli chiedete; ma voi cercate Dio solo quando vengono malattie, problemi, difficoltà, e pensate che Dio è lontano da voi e che non vi ascolta e non esaudisce le vostre preghiere. No, cari figli, questo non è vero! Se voi state lontani da Dio, non potrete riceverne grazie, perché non lo cercate con fede ferma. Io prego per voi ogni giorno e desidero avvicinarvi a Dio sempre più, ma non posso se voi non lo desiderate. Perciò, cari figli, mettete la vostra vita nelle mani di Dio. Vi benedico. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Ritornare a Dio con fede ferma

Il messaggio sottolinea un punto decisivo della vita cristiana: la conversione totale. Gesù stesso, nel Vangelo, proclama: «Convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15), indicando che la conversione non è un atto momentaneo, ma un cammino continuo che coinvolge tutto l’essere. Maria ricorda che essa diventa difficile quando il cuore non ha scelto Dio come centro, quando l’uomo vive diviso, trattenendo per sé spazi non illuminati dalla grazia.

La Madre fa emergere una modalità molto diffusa: cercare Dio solo nei momenti di crisi, come se fosse un soccorritore d’emergenza. Ma la Scrittura ammonisce: «Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi» (Gc 4,8). Non è Dio che si allontana: è il cuore dell’uomo che, distratto o indebolito, perde il contatto vitale con il suo Creatore. La tradizione della Chiesa insegna che la fede autentica non è un sentimento momentaneo, ma un affidamento stabile e perseverante, che apre l’anima a ricevere la grazia.

La Madonna ricorda che Dio può dare tutto, ma desidera essere cercato con fede ferma, come insegna Cristo: «Tutto è possibile per chi crede» (Mc 9,23). La Madre intercede ogni giorno, come una vera educatrice spirituale che guida verso la santità, ma rispetta profondamente la libertà umana: non può trasformare un cuore che non Lo desidera. È un’eco dell’insegnamento evangelico: Dio bussa, ma attende che l’uomo apra (cf. Ap 3,20). Il messaggio termina con un invito decisivo: mettere la vita nelle mani di Dio. Questo è l’atto di fiducia più grande, quello che apre alla pace ed alla gioia interiore. Chi si affida veramente al Padre, come insegnano le Scritture, non rimane mai deluso.

Spunti di riflessione personale

  1. In quali ambiti della mia vita non ho ancora permesso a Dio di entrare pienamente?
  2. La mia preghiera nasce più dal bisogno o dall’amore?

Preghiera di oggi

Madre mia,  Maria, ottienimi un cuore capace di conversione totale. Insegnami a cercare Dio con fede ferma, non solo nei momenti di prova ma in ogni istante della mia vita. Conducimi per mano verso tuo Figlio, affinché possa mettere la mia vita nelle mani del Padre e vivere nella pace della Sua volontà. Amen.