Medjugorje: “La forza silenziosa che salva il mondo”

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Il messaggio della Regina della Pace racchiude una delle invocazioni più insistenti e profetiche della Madre: la preghiera per la pace.

La ripetizione non è casuale, ma esprime urgenza, dolore e amore materno. Maria conosce il cuore dell’uomo, sa quanto facilmente si stanchi nel bene e quanto velocemente perda la fiducia. Per questo incoraggia alla perseveranza nella preghiera, indicando la pace come dono fragile e prezioso, da implorare senza sosta. È un richiamo essenziale che va al cuore del Vangelo e della vita cristiana.

Medjugorje: Messaggio del 25 giugno 2002 ad Ivanka

Cari figli, non stancatevi di pregare. Pregate per la pace, la pace, la pace.

Non stancatevi: la preghiera genera pace

“Non stancatevi di pregare”: queste parole richiamano direttamente l’insegnamento di Gesù sulla perseveranza. Nel Vangelo Egli afferma che bisogna “pregare sempre, senza stancarsi” (Lc 18,1). La stanchezza spirituale è una delle più grandi tentazioni del credente: non nasce dal male evidente, ma dall’abitudine, dalla distrazione e dalla sfiducia. Maria, come Madre premurosa, invita a non cedere a questa stanchezza, perché la preghiera è la forza che mantiene vivo il rapporto con Dio.

Il cuore del messaggio è la pace, invocata tre volte. Nella Scrittura, la pace non è solo assenza di guerra, ma pienezza di vita, armonia con Dio, con sé stessi e con gli altri (cfr. Gv 14,27). Gesù risorto saluta i discepoli dicendo: “Pace a voi”, donando una pace che il mondo non può dare. Maria ci ricorda che questa pace nasce nella preghiera e si diffonde dal cuore al mondo.

La triplice invocazione “pace, pace, pace” richiama anche il grido dei profeti davanti ad un’umanità ferita (cfr. Is 26,3). La pace esterna non può esistere se prima non c’è la pace interiore. La tradizione della Chiesa insegna che la pace è frutto dell’ordine voluto da Dio e della carità vissuta nella verità (cfr. n. 2304). Senza conversione del cuore, ogni progetto di pace resta fragile.

Maria non propone strategie politiche, ma indica l’arma più potente: la preghiera. Essa trasforma il cuore dell’uomo, lo rende capace di perdono, di pazienza e di amore. Pregare per la pace significa anche diventare strumenti di pace, come insegna il Vangelo: “Beati gli operatori di pace” (Mt 5,9).

Questo messaggio, nella sua semplicità, è un appello universale. Ogni Ave Maria recitata con fede è un seme di pace gettato nel mondo. Maria chiede perseveranza, perché solo una preghiera fedele può sostenere l’umanità nei tempi inquieti.

Spunti di riflessione personale

  1. Quando incontro difficoltà o scoraggiamento, continuo a pregare o mi arrendo?
  2. La pace che cerco è solo esterna o nasce davvero dal mio rapporto con Dio?

Preghiera di oggi

Regina della Pace, insegnaci a non stancarci nella preghiera. Rendi i nostri cuori docili e perseveranti. Donaci la pace di tuo Figlio e rendici strumenti della Sua pace nel mondo. Fa’ che ogni nostra preghiera diventi luce, riconciliazione e speranza. Amen.