Medjugorje: “La scelta che conduce alla vita eterna”

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Il messaggio della Regina della Pace ci richiama alla verità più profonda della fede cristiana: Dio è amore.

Maria non rimprovera per condannare, ma per risvegliare cuori diventati vuoti ed induriti dall’indifferenza. Ricorda che l’iniziativa dell’amore è sempre di Dio, che ha donato il Figlio per la salvezza dell’uomo. Solo accogliendo questo amore e vivendolo concretamente verso il prossimo, l’uomo può conoscere davvero il Padre e camminare senza paura verso la vita eterna.

Medjugorje: Messaggio del 18 marzo 1995

Cari figli! Da tanti anni come Madre vi insegno la fede e l’amore di Dio. Non avete dimostrato gratitudine e non avete dato gloria al Padre caro. Siete diventati vuoti ed il vostro cuore è diventato duro e senza amore per le sofferenze del vostro prossimo. Io vi insegno l’amore e vi mostro che il Padre caro ha amato voi, e non voi Lui. Ha sacrificato il proprio Figlio per la vostra salvezza, figli miei. Finché non amate, non conoscerete l’amore del Padre vostro. Non Lo conoscerete, perché Dio è amore. Amate e non abbiate paura, perché, figli miei, nell’amore non c’è paura. Se i vostri cuori sono aperti al Padre e sono pieni d’amore per Lui, perché allora avere paura di ciò che arriva? Hanno paura coloro che non amano perché aspettano le punizioni e perché sanno quanto sono vuoti e duri. Figli, io vi guido verso l’amore, verso il Padre caro. Vi guido verso la vita eterna. La vita eterna è mio Figlio. Ricevetelo ed avete ricevuto l’amore.

Ricevere Cristo è ricevere l’Amore

Il messaggio si apre con una constatazione dolorosa: nonostante anni di insegnamento materno, molti cuori non hanno risposto con gratitudine ed amore. Questa mancanza non è solo ingratitudine, ma perdita della relazione viva con Dio. La Scrittura conferma: “L’amore di molti si raffredderà” (Mt 24,12). Quando l’amore si spegne, il cuore diventa duro ed incapace di compassione verso le sofferenze del prossimo.

Maria riporta l’attenzione sull’origine dell’amore: non è l’uomo che ama per primo, ma Dio. “In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio” (1Gv 4,10). Il sacrificio di Cristo sulla croce è la rivelazione suprema di questo amore gratuito e misericordioso. Senza la croce, l’amore di Dio rimarrebbe un concetto astratto; con la croce diventa vita donata.

La Madre afferma con chiarezza: “Finché non amate, non conoscerete l’amore del Padre vostro”. Questo richiama l’insegnamento evangelico: “Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore” (1Gv 4,8). La conoscenza di Dio non è intellettuale, ma esperienziale: nasce dall’amore vissuto. La tradizione della Chiesa insegna che la carità è il cuore della vita cristiana e la forma di tutte le virtù (cfr. n. 1822).

Il messaggio affronta anche il tema della paura. Dove manca l’amore, nasce il timore del castigo e del futuro. Ma la Scrittura è chiara: “Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore” (1Gv 4,18). Maria guida verso un amore che libera, guarisce ed apre alla vita eterna.

Infine, tutto converge in Cristo: “La vita eterna è mio Figlio”. Accogliere Gesù significa accogliere l’Amore stesso, come Lui promette: “Chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato” (Gv 13,20). In Cristo il cuore viene riempito, la paura scompare e l’uomo ritrova la sua vera vocazione.

Spunti di riflessione personale

  1. Il mio amore verso gli altri nasce davvero dall’amore ricevuto da Dio?
  2. In quali paure riconosco la mancanza di fiducia nell’amore del Padre?

Preghiera di oggi

Madre dell’Amore, apri i nostri cuori induriti ed insegnaci ad amare come il Padre ci ha amati. Donaci di accogliere tuo Figlio, vita eterna e amore senza misura, affinché liberi dalla paura possiamo vivere nella luce e nella carità. Amen.