Medjugorje: “la via per riconoscere la volontà di Dio”

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Medjugorje: "la via per riconoscere la volontà di Dio"
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Il messaggio della Regina della Pace ci invita al digiuno ed alla rinuncia, non come privazioni fini a se stesse, ma come strumenti di libertà interiore.

Rinunciare a ciò che ci impedisce di essere più vicini a Gesù significa alleggerire il cuore dalle zavorre che lo trattengono e lo rendono schiavo. È la preghiera che ci permette di discernere, di capire ciò che è secondo la nostra volontà e ciò che è invece volontà di Dio. Così la nostra vita quotidiana diventa testimonianza: o viviamo per Cristo, oppure ci opponiamo a Lui. Maria ci vuole apostoli riconoscibili dall’amore.

Medjugorje: Messaggio del 25 marzo 1998

Cari figli, anche oggi vi invito al digiuno e alla rinuncia. Figlioli, rinunciate a ciò che vi impedisce ad essere più vicini a Gesù. In modo speciale vi invito: pregate, perché soltanto con la preghiera potrete vincere la vostra volontà e scoprire la volontà di Dio anche nelle più piccole cose. Con la vostra vita quotidiana, figlioli, voi diventerete di esempio e testimonierete che vivete per Gesù oppure contro di lui e contro la sua volontà. Figlioli, desidero che voi diventiate apostoli dell’amore. Dal vostro amore, figlioli, si riconoscerà che siete miei. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Il segno che siamo davvero di Maria

Il digiuno e la rinuncia non sono gesti marginali nella vita cristiana. Essi hanno radici profonde nella Scrittura: Gesù stesso digiuna quaranta giorni nel deserto (Mt 4,2) e insegna che «questo genere di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno» (Mt 17,21). Digiunare significa liberarsi da ciò che occupa inutilmente il cuore, per fare spazio a Dio. La Madonna ci invita a non rinunciare solo al cibo, ma a tutto ciò che ci allontana da Cristo: abitudini, egoismi, dipendenze, pensieri che soffocano lo spirito.

Il messaggio lega strettamente la rinuncia alla preghiera. Senza preghiera, la rinuncia rischia di diventare sterile od orgogliosa. Ma se la preghiera accompagna il digiuno, allora si compie un miracolo: la nostra volontà, fragile e ribelle, si apre alla volontà di Dio. È qui che nasce la vera libertà: non nel fare ciò che piace, ma nel riconoscere ed accogliere ciò che il Signore vuole, anche nelle piccole cose.

Il cuore si trasforma, e la vita quotidiana diventa testimonianza. La Vergine ci ricorda che il nostro comportamento dice sempre qualcosa: viviamo per Cristo o contro di Lui. Non ci sono vie intermedie. Questo ci spinge ad interrogarci sulla coerenza tra fede e vita.

Infine, Maria ci consegna un compito grande ma concreto: essere apostoli dell’amore. Non servono discorsi sofisticati, basta amare. Gesù stesso ha detto: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35). L’amore autentico, nato da una vita di preghiera e sacrificio, è il segno che apparteniamo a Lei ed a Cristo. Questo amore ci rende luce per chi ci incontra.

Spunti di riflessione personale

  1. Quali attaccamenti, piccoli o grandi, stanno ostacolando la mia vicinanza a Gesù?
  2. La mia vita quotidiana mostra agli altri che vivo per Cristo, o lascia spazio a compromessi e incoerenze?

Preghiera di oggi

Maria, Madre dell’amore, insegnami a rinunciare a ciò che mi allontana da tuo Figlio. Donami uno spirito di preghiera che purifichi la mia volontà e la renda conforme al cuore di Dio. Fa’ che la mia vita quotidiana sia testimonianza semplice e vera, e che attraverso di essa molti possano riconoscere l’amore di Cristo. Amen.