Il messaggio della Regina della Pace è un invito profondo all’adorazione eucaristica, fonte di grazie e luogo privilegiato di incontro con Gesù.
Maria, come madre premurosa, ringrazia per la nostra presenza, ma soprattutto ci conduce all’unico centro della vita cristiana: il Santissimo Sacramento. Nell’Eucaristia, il Signore è realmente presente (cf. CCC n. 1374), e la Madonna ci rivela che lei stessa è spiritualmente presente accanto a noi quando adoriamo suo Figlio. È in quel momento che si aprono i cuori alla grazia divina, che trasforma, guarisce e rinnova l’anima.
Medjugorje: Messaggio del 15 marzo 1984
Anche questa sera, cari figli, vi sono particolarmente riconoscente per essere venuti qui. Adorate senza interruzione il Santissimo Sacramento dell’altare. Io sono sempre presente quando i fedeli sono in adorazione. In quel momento si ottengono grazie particolari.
L’adorazione non è tempo perso
«Adorate senza interruzione il Santissimo Sacramento dell’altare» è l’invito accorato della Madonna, che ci richiama ad una delle più alte forme di preghiera: l’adorazione eucaristica perché “nell’Eucaristia è contenuto tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè Cristo stesso” (CCC n. 1324). Adorare il Santissimo significa riconoscere la reale presenza di Gesù nell’ostia consacrata e stare davanti a Lui con amore, umiltà e fiducia.
Maria ci dice: «Io sono sempre presente quando i fedeli sono in adorazione». Questo ci consola e ci rafforza nella fede: la Madre è accanto a noi ogni volta che ci inginocchiamo davanti al tabernacolo o esponiamo Gesù nell’ostensorio. Lei ci accompagna, ci educa all’ascolto silenzioso e ci conduce al cuore del Figlio. Nell’adorazione riceviamo «grazie particolari»: guarigioni spirituali, luce nelle difficoltà, pace del cuore, discernimento della volontà di Dio. “L’adorazione è la disposizione fondamentale dell’uomo che si riconosce creatura davanti al suo Creatore” (CCC n. 2628).
Quando ci fermiamo davanti all’Eucaristia, anche solo in silenzio, il Signore agisce nel nostro cuore. Come dice Gesù stesso: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11,28). L’adorazione non è tempo perso, ma tempo salvato, perché ci rinnova interiormente e ci rende capaci di amare di più.
Maria ci ringrazia per essere venuti: il suo grazie è un incoraggiamento. Lei sa quanto bene fa all’anima il mettersi ai piedi di Gesù. Accogliamo allora il suo invito e impariamo ad adorare con perseveranza, nella certezza che ogni istante davanti al Santissimo è un dono di grazia e una benedizione per la nostra vita.