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Medjugorje, messaggio del 25 dicembre 2025 a Jakov: “Le ferite diventano sorgenti di grazia”

La Regina della Pace, nell’apparizione annuale a Jakov Colo, ci chiede di non esitare nell’abbandono totale a Gesù.

La Madonna ci parla in un “giorno di grazia”, cioè in un tempo in cui Dio offre, con particolare abbondanza, il Suo amore e la Sua misericordia. L’invito non è superficiale né simbolico, ma concreto e radicale: consegnare a Gesù tutto ciò che siamo, comprese le ferite, i dolori, il passato che pesa ed il futuro che spaventa. Solo così Cristo può regnare davvero nella nostra vita e donarci la pienezza che il cuore umano desidera.

Apparizione annuale del 25 dicembre 2025 a Jakov Colo

Cari figli, oggi, in questo giorno di grazia, in modo particolare vi invito all’abbandono totale a Gesù. Figlioli, offritegli tutte le vostre ferite e dolori, il vostro passato ed il futuro e permettete a Gesù di regnare nelle vostre vite. Figli miei, soltanto con l’abbandono totale, Gesù si dona alla vostra vita e questo è il dono più grande che potete ricevere. Pregate per comprendere quanto siete preziosi per Gesù e quanto Lui vi ama. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

(Con approvazione ecclesiastica)

Lasciate regnare Cristo nel cuore

La Madonna invita all’“abbandono totale a Gesù”, un’espressione che richiama l’atteggiamento stesso di Cristo verso il Padre: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23,46). L’abbandono non è passività, ma atto di fiducia profonda, scelta consapevole di affidarsi all’amore di Dio più che alle proprie forze. Maria, che ha vissuto questo abbandono fin dall’Annunciazione (cfr. Lc 1,38), ci guida, come Madre, su questa via.

Il messaggio è universalmente chiaro: Gesù chiede non solo ciò che è luminoso, ma anche le ferite, i dolori, il passato segnato dal peccato o dalla sofferenza, e persino il futuro incerto. La Scrittura ci ricorda: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro” (Mt 11,28). Gesù non si scandalizza delle nostre fragilità, ma desidera guarirle e redimerle.

Maria afferma che solo con l’abbandono totale Gesù “si dona alla vostra vita”. Qui emerge una verità centrale della fede: Dio rispetta profondamente la libertà dell’uomo. Egli non si impone, ma attende di essere accolto (cfr. Ap 3,20). La tradizione della Chiesa insegna che la comunione con Dio cresce nella misura in cui l’uomo si affida a Lui con fiducia filiale (cfr. n. 143).

Il dono più grande non è una grazia particolare o una soluzione immediata ai problemi, ma Cristo stesso. “Chi ha il Figlio ha la vita” (1Gv 5,12). La Regina della Pace ci invita infine a pregare per comprendere quanto siamo preziosi per Gesù: questa consapevolezza guarisce le ferite interiori e libera dalla paura. L’amore di Cristo non è generico, ma personale: “Ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni” (Is 43,1).

Spunti di riflessione personale

  1. Quali ferite o paure faccio ancora fatica ad affidare completamente a Gesù?
  2. Vivo la mia relazione con Cristo come un vero abbandono fiducioso o come un controllo continuo?

Preghiera di oggi

Gesù, aiutami ad affidarmi a Te senza riserve. Ti consegno il mio passato, le mie ferite, le mie paure ed il mio futuro. Vieni nella mia vita e rendimi consapevole di quanto io sia prezioso ai Tuoi occhi. Donami la grazia di fidarmi totalmente del Tuo amore. Amen.

Il Video del Messaggio

Published by
Cristiano Sabatini