Medjugorje: “Non abbiate paura”

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Il messaggio della Regina della Pace è un forte richiamo alla speranza cristiana che nasce dalla Croce e conduce alla luce della Risurrezione.

La Madonna si rivolge ai cuori feriti, impauriti ed appesantiti dal dolore. Maria non nega la sofferenza, ma la illumina alla luce della fede, mostrandone il valore salvifico quando è vissuta in unione con Cristo. La Vergine si fa vicina come Madre che conosce il dolore perché lo ha vissuto, e invita a non chiudersi nella paura, ma ad aprirsi alla preghiera e all’amore misericordioso.

Medjugorje: Messaggio del 2 aprile 2016

Cari figli non abbiate cuori duri, chiusi e pieni di paura. Permettete al mio amore materno di illuminarli e riempirli d’amore e di speranza, affinché, come Madre, io lenisca i vostri dolori: io li conosco, io li ho provati. Il dolore eleva ed è la preghiera più grande. Mio Figlio ama in modo particolare coloro che patiscono dolori. Ha mandato me a lenirli e a portarvi speranza. Confidate in lui! So che per voi è difficile, perché attorno a voi vedete sempre più tenebra. Figli miei, essa va squarciata con la preghiera e l’amore. Chi prega ed ama non teme, ha speranza ed amore misericordioso. Vede la luce, vede mio Figlio. Come miei apostoli, vi invito a cercare di essere un esempio di amore misericordioso e di speranza. Pregate sempre di nuovo per avere quanto più amore possibile, perché l’amore misericordioso porta la luce che squarcia ogni tenebra, porta mio Figlio. Non abbiate paura, non siete soli: io sono con voi! Vi chiedo di pregare per i vostri pastori, affinché abbiano amore in ogni momento e agiscano con amore verso mio Figlio, per mezzo di lui e in memoria di lui. Vi ringrazio!

É la preghiera che apre il cuore nel tempo inquieto

“Non abbiate cuori duri, chiusi e pieni di paura”: Maria entra subito nel cuore della lotta spirituale dell’uomo. La paura irrigidisce l’anima e impedisce all’amore di Dio di agire. Nella Scrittura, Dio ripete spesso: “Non temere” (Is 41,10), perché la fiducia è il fondamento della relazione con Lui. La Vergine invita ad aprire il cuore al suo amore materno, che non sostituisce quello di Cristo ma lo riflette e lo rende vicino, concreto, consolante.

Il messaggio offre una profonda lettura cristiana del dolore: “Il dolore eleva ed è la preghiera più grande”. Questa affermazione richiama san Paolo: “Completo nella mia carne ciò che manca ai patimenti di Cristo” (Col 1,24). Il dolore, unito a Gesù, diventa offerta, intercessione, fecondità spirituale. La tradizione della Chiesa insegna che la sofferenza accolta nella fede partecipa all’opera redentrice del Signore (cfr. n. 1521).

La Madonna sottolinea che suo Figlio ama in modo particolare chi soffre: “Beati quelli che sono nel pianto” (Mt 5,4). Non è un amore teorico, ma compassione che salva. Per questo la Vergine è inviata a “lenire” ed a portare speranza, come segno della tenerezza di Dio che non abbandona mai i Suoi figli.

Di fronte alla crescente tenebra del mondo, Maria indica un’unica arma: “la preghiera e l’amore”. Chi prega ed ama non teme, perché vive nella luce: “La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1,5). L’amore misericordioso non è debolezza, ma forza capace di squarciare l’oscurità del male.

Infine, la Regina della Pace affida una missione: essere “apostoli di amore misericordioso e di speranza”. Questo è il volto credibile della Chiesa nel mondo: una comunità che consola, perdona e illumina. Per questo chiede di pregare per i pastori, perché agiscano sempre con l’amore di Cristo, Buon Pastore che dona la vita per le sue pecore (cfr. Gv 10,11).

Spunti di riflessione personale

  1. In che modo reagisco al dolore: mi chiudo nella paura o lo affido a Dio come preghiera?
  2. Sono segno di amore misericordioso e di speranza per chi vive nelle tenebre?

Preghiera di oggi

Madre tenerissima, entra nei nostri cuori feriti e spaventati. Insegnaci a trasformare il dolore in preghiera e l’oscurità in luce. Donaci un amore misericordioso che non teme ed una speranza che nasce dalla Croce di tuo Figlio. Resta con noi, Maria, e guidaci sempre verso Gesù. Amen.