Medjugorje: "Non fatevi toccare da odio ed inquietudine"
Il messaggio della Regina della Pace ci tocca il cuore facendoci riscoprire la nostra identità di figli della risurrezione.
Viviamo un tempo di grazia e misericordia, un’opportunità preziosa per riscoprire la nostra vera identità. In un mondo attraversato da odio e inquietudine, Maria ci invita ad essere luce, amore e preghiera, testimoni della gioia che nasce da Cristo Risorto. È un messaggio che parla alla nostra realtà concreta, spesso ferita e confusa, ma anche assetata di pace e di senso. Maria ci chiama a ricordare che la morte è stata vinta, e che la vita eterna è già cominciata in noi.
Cari figli! Questo è tempo di grazia, tempo di misericordia per ciascuno di voi. Figlioli, non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi e attorno a voi. Voi, figlioli, siete invitati ad essere amore e preghiera. Il diavolo vuole l’inquietudine e il disordine ma voi, figlioli, siate la gioia di Gesù Risorto il quale è morto e risorto per ciascuno di voi. Lui ha vinto la morte per donarvi la vita, la vita eterna. Perciò, figlioli, testimoniate e siate fieri di essere risorti in Lui. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
La Madre ci ricorda che “questo è tempo di grazia, tempo di misericordia”. È un’eco viva delle parole dell’Apostolo Paolo: “Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2 Cor 6,2). La misericordia di Dio è sempre disponibile, ma ci sono momenti in cui Egli ci chiama con particolare insistenza. È nostra responsabilità accogliere questa grazia con un cuore aperto, evitando che l’odio e l’inquietudine trovino spazio dentro di noi. Come dice Gesù nel Vangelo: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi” (Gv 14,27).
Maria ci indica un cammino concreto: essere amore e preghiera. Questo è il nostro compito di cristiani, la nostra risposta al male che vorrebbe regnare nel mondo. Il male non si combatte con altra violenza, ma con l’amore che disarma e la preghiera che trasforma. Gesù stesso ci ha detto: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano” (Mt 5,44). Il cuore che prega è un cuore che non si lascia dominare dall’odio, ma diventa strumento di pace.
Il centro del messaggio è l’invito a ricordare che siamo già risorti in Cristo. “Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù” (Col 3,1). La nostra fede non è una semplice adesione morale, ma partecipazione viva al mistero pasquale. Gesù ha vinto la morte per darci la vita eterna. Maria ci invita a testimoniarlo con gioia e fierezza: siamo popolo della risurrezione!
O Maria, Madre della vita nuova, aiutami ad accogliere questo tempo di grazia come dono del cielo. Liberami dall’odio e dall’inquietudine, e rendimi segno dell’amore e della pace di Gesù Risorto. Insegnami a pregare con il cuore ed a testimoniare con gioia la vittoria di tuo Figlio sulla morte. Rendimi fiero di essere risorto in Lui, e che la mia vita parli di speranza a chi è nel buio. Amen.