Nel messaggio della Regina della Pace l’urgenza di cogliere questo “tempo di grazia” come una stagione spirituale privilegiata.
È un invito a vivere l’attesa non come passività, ma come occasione per aprirsi all’amore di Dio, per entrare in una relazione più profonda con Lui. In un mondo che spesso corre senza direzione, Maria ci guida alla sorgente della pace e del bene: la preghiera, il dono di sé, e la fedeltà al cuore di Dio.
Medjugorje: Messaggio del 25 novembre 2018
Cari figli! Questo tempo è tempo di grazia e di preghiera, tempo di attesa e di donazione. Dio si dona a voi perché lo amiate al di sopra di ogni cosa. Perciò, figlioli, aprite i vostri cuori e le vostre famiglie affinché quest’attesa diventi preghiera ed amore e soprattutto donazione. Io sono con voi, figlioli e vi esorto a non rinunciare al bene perché i frutti si vedono, si sentono, arrivano lontano. Perciò il nemico è arrabbiato e usa tutto per allontanarvi dalla preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Il bene genera frutto e il nemico si oppone
La Madonna ci ricorda che questo è un tempo in cui “Dio si dona a voi perché lo amiate al di sopra di ogni cosa”. Questa espressione richiama il comandamento più grande: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” (Mt 22,37). Ogni tempo è tempo di grazia, ma alcuni momenti sono segni particolari, kairos, in cui Dio ci tocca con più forza. Aprirsi al Suo dono significa desiderarlo con tutto il cuore, senza riserve.
Maria ci invita a vivere l’attesa con “preghiera ed amore e soprattutto donazione”. Questi tre elementi sono il cuore del cammino cristiano. La preghiera è il respiro dell’anima, l’amore è il frutto dello Spirito (Gal 5,22), e la donazione è la conseguenza di un cuore toccato da Dio. Gesù stesso si è donato totalmente, e ci ha detto: “Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi” (Gv 13,15). La fede non è mai statica: è movimento verso Dio e verso gli altri.
“Non rinunciate al bene perché i frutti si vedono, si sentono, arrivano lontano”, dice Maria. Il bene compiuto non è mai inutile, anche se spesso invisibile agli occhi del mondo. Isaia ci rassicura: “La parola che esce dalla mia bocca non ritornerà a me senza effetto” (Is 55,11). Tuttavia, “il nemico è arrabbiato”, e tenta di distrarci, di farci desistere, di allontanarci dalla preghiera. Per questo è essenziale vigilare e rimanere saldi: “Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare” (1Pt 5,8).
Spunti di riflessione personale
- Vivo questo tempo come un’opportunità di dono e crescita spirituale, o come semplice routine?
- Quali segni concreti di bene posso seminare nella mia famiglia e comunità oggi?
Preghiera di oggi
O Maria, Madre della speranza, aiutami a vivere questo tempo come dono. Apri il mio cuore alla grazia che Dio mi offre, insegnami a pregare con amore, ad amare con umiltà, a donarmi senza riserve. Fa’ che non rinunci mai al bene, anche quando è faticoso o nascosto. Difendimi dagli inganni del nemico e rafforza in me il desiderio di Dio, che solo può saziare il mio cuore. Amen.