Il messaggio della Regina della Pace ci conduce al cuore del mistero cristiano: Dio che nasce nel cuore dell’uomo.
Maria non parla di un evento del passato, ma di una nascita sempre attuale, che si rinnova ogni volta che l’uomo apre il proprio cuore alla grazia. In un mondo segnato da inquietudine e smarrimento, la Madre indica Gesù come unica vera pace ed invita ad una preghiera perseverante, capace di trasformare interiormente il credente e renderlo testimone credibile di speranza per tutti.
Medjugorje: Messaggio del 25 novembre 2008
Cari figli, anche oggi vi invito in questo tempo di grazia a pregare affinché il piccolo Gesù possa nascere nel vostro cuore. Lui che è la sola pace doni attraverso di voi la pace al mondo intero. Per questo, figlioli, pregate senza sosta per questo mondo turbolento senza speranza affinché voi diventiate testimoni della pace per tutti. Sia la speranza a scorrere nei vostri cuori come un fiume di grazia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Un fiume di speranza per un mondo senza pace
L’invito centrale del messaggio è chiaro: permettere al piccolo Gesù di nascere nel nostro cuore. Questa nascita spirituale richiama le parole dell’apostolo Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20). Accogliere Cristo significa lasciare che la Sua presenza trasformi pensieri, scelte e relazioni. Maria sottolinea che Gesù è “la sola pace”, ricordando quanto Egli stesso afferma: “Io sono la via, la verità e la vita” (Gv 14,6), ed ancora: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” (Gv 14,27).
La pace di cui parla Maria non è un sentimento passeggero, ma un dono che nasce dalla comunione con Dio. La tradizione della Chiesa insegna che la pace è frutto della giustizia e della carità vissuta nella verità (cfr. n. 2304). Senza la presenza di Cristo nel cuore, l’uomo cerca la pace in luoghi sbagliati e rimane inquieto. Per questo Maria invita a pregare “senza sosta”, riprendendo l’esortazione biblica: “Pregate incessantemente” (1Ts 5,17).
Il mondo viene descritto come “turbolento e senza speranza”. Questa espressione richiama le parole di Gesù: “Nel mondo avrete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo” (Gv 16,33). Il credente non è chiamato a fuggire dal mondo, ma a diventarne luce. Maria afferma che chi accoglie Gesù diventa testimone di pace per tutti, come un fiume di grazia che scorre nel cuore. È l’immagine della vita nuova promessa da Cristo: “Chi ha sete venga a me e beva… dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva” (Gv 7,37-38).
La speranza cristiana non nasce dalle circostanze favorevoli, ma dalla certezza che Dio è presente e opera. Accogliere Gesù significa diventare strumenti attraverso cui la pace e la speranza possono raggiungere il mondo ferito.
Spunti di riflessione personale
- Sto permettendo a Gesù di nascere realmente nel mio cuore attraverso la preghiera quotidiana?
- La mia vita è segno di pace e speranza per chi mi incontra?
Preghiera di oggi
Madre santa, aiutaci ad aprire il cuore al tuo Figlio Gesù. Fa’ che nasca in noi come pace viva e vera. Rendici strumenti della Sua pace in un mondo ferito e riversa nei nostri cuori una speranza che non delude. Amen.