Messaggi

Medjugorje: sarete le mani che l’umanità cerca

Il messaggio della Regina della Pace è invito per noi fedeli a vivere il Vangelo in modo concreto e generoso.

Maria Santissima ci rinnova la sua instancabile chiamata alla conversione ed all’amore operoso, sottolineando il nostro ruolo attivo nella testimonianza cristiana. È un messaggio di speranza e di responsabilità: se apriamo il cuore a Dio, Egli potrà operare attraverso di noi, portando luce e consolazione a un’umanità smarrita. Sta a noi rispondere con amore alla sua chiamata.

Medjugorje: Messaggio del 2 febbraio 2011

“Cari figli! Anche oggi vi invito in modo particolare ad aprirvi a Dio Creatore e diventare attivi. In questo tempo vi invito, figlioli, a vedere chi ha bisogno del vostro aiuto spirituale o materiale. Attraverso il vostro esempio, figlioli, voi sarete le mani tese di Dio, che l’umanità cerca. Solo cosi voi capirete che siete chiamati a testimoniare ed a diventare gioiosi portatori della parola e dell’amore di Dio. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!”

Disporre il cuore alla Sua volontà

«Aprirsi a Dio Creatore» è il primo passo fondamentale. Maria ci invita a riconoscere Dio come origine e fine di ogni cosa, secondo quanto insegna la Chiesa: «Dio ha creato tutto per l’uomo, ma l’uomo è stato creato per servire e amare Dio» (CCC 358). Aprirsi a Dio significa disporre il cuore alla Sua volontà, vivere in comunione con Lui nella preghiera e lasciarsi trasformare dalla grazia.

Il messaggio ci chiama poi a diventare attivi e non spettatori passivi della fede. Questo è profondamente evangelico: «La fede senza le opere è morta» (Gc 2,26). Maria ci invita a guardare attorno a noi, a riconoscere chi ha bisogno – spiritualmente o materialmente – ed a diventare strumenti della misericordia di Dio. Come insegnava san Paolo: «Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo» (Gal 6,2).

Diventare «mani tese di Dio» è una bellissima immagine della vocazione cristiana. Noi siamo chiamati a essere membra vive del Corpo di Cristo (CCC 1108), a manifestare nel mondo il suo amore concreto. Non solo con le parole, ma con i gesti, l’attenzione, la carità. In questo modo diventiamo «gioiosi portatori della parola e dell’amore di Dio», come dice la nostra Mamma Celeste. La gioia, frutto dello Spirito Santo (Gal 5,22), nasce quando la fede si fa dono, e il cuore si apre al prossimo.

Published by
Cristiano Sabatini