Medjugorje: “Siate riflessi di Cielo nel mondo"
Il messaggio della Regina della Pace invita tutti i credenti a diventare segni viventi della gioia e della pace cristiana.
Non si tratta solo di sentimenti interiori, ma di una testimonianza concreta che illumina il mondo ferito da odio, divisioni e indifferenza. La Madre chiama i suoi figli a essere “riflesso del suo amore”, una missione che richiama la vocazione battesimale di essere luce del mondo, come insegnato da Gesù stesso. Inoltre, il riferimento alla sua intercessione presso Cristo richiama la certezza della protezione materna e della misericordia divina. È un invito a vivere radicalmente il Vangelo, diventando segni che parlano di Cielo agli uomini.
Cari figli! Con gioia invito tutti voi, figlioli, che avete risposto alla mia chiamata, ad essere gioia e pace. Con le vostre vite testimoniate il Cielo che vi porto. È l’ora, figlioli, di essere il riflesso del mio amore per tutti coloro che non amano e i cui cuori sono conquistati dall’odio. Non dimenticate: io sono con voi e intercedo per tutti voi presso mio Figlio Gesù affinché vi doni la Sua pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Il messaggio è profondamente radicato nella Parola di Dio: «La vostra luce risplenda davanti agli uomini» (Mt 5,16). Essere gioia e pace non è un compito opzionale: è la missione di ogni battezzato. La Madre chiama “con gioia”, ad indicare che la sua è una presenza consolante, che non impone ma propone la via che conduce a Cristo.
L’invito a “testimoniare il Cielo” richiama la grande verità cristiana: la nostra cittadinanza è nei cieli (Fil 3,20). Quando viviamo la pace di Cristo, diventiamo trasparenza del Regno già presente in noi. San Paolo afferma: «Il regno di Dio è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo» (Rm 14,17). Essere pace e gioia significa essere già parte dell’opera dello Spirito.
Particolarmente forte è il richiamo ai cuori feriti dall’odio. Il Vangelo ci ricorda: «Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano» (Mt 5,44). La Vergine non minimizza il male, ma invita a rispondere con la forza dell’amore. Solo l’amore trasforma. Solo la pace interiore diventa contagiosa.
“È l’ora di essere il riflesso del mio amore”: queste parole evocano la responsabilità cristiana di incarnare la carità. L’amore di Maria non è diverso dall’amore di Cristo: conduce a Lui, perché Egli è la fonte della pace. «Vi lascio la pace, vi do la mia pace» (Gv 14,27). Il messaggio esprime il ruolo materno di Maria che intercede presso il Figlio, come alle nozze di Cana, quando ottiene ciò che sembra impossibile.
La promessa “io sono con voi” richiama molte apparizioni approvate dalla Chiesa, nelle quali la Madonna offre accompagnamento e speranza. Vivere questo messaggio significa scegliere ogni giorno la via della mansuetudine, lasciando cadere rancori, giudizi, durezza. La pace non nasce da uno sforzo umano, ma da un cuore consegnato a Cristo.
Madre, rendimi riflesso del tuo amore. Fa’ che la mia vita testimoni la pace di Cristo e porti speranza dove c’è oscurità. Intercedi per me presso tuo Figlio, affinché il mio cuore sia colmo della Sua gioia ed io possa diffonderla nel mondo. Amen.