A un anno dal riconoscimento ufficiale della Santa Sede (19 settembre 2024), la comunità di Medjugorje si è riunita per celebrare i frutti del nihil obstat e presentare un volume che raccoglie testi e testimonianze legati alla decisione del Vaticano.
Il libro, intitolato Regina della Pace – Appunti sull’esperienza spirituale legata a Medjugorje, rappresenta una tappa fondamentale per i fedeli che in questi decenni hanno seguito con fede e sacrificio i messaggi della Madonna. La serata ha offerto un momento di memoria, ma soprattutto di prospettiva: i pellegrinaggi aumentano, i cuori si rinnovano e la Chiesa guarda con attenzione crescente a ciò che accade ai piedi del Podbrdo e del Križevac.
La celebrazione e il valore del nihil obstat
La ricorrenza è stata ricordata dal vicario parrocchiale fra Karlo Lovrić, che ha presieduto la Santa Messa sull’altare esterno della Chiesa di San Giacomo, concelebrata da ben 66 sacerdoti. Nelle sue parole è emersa la consapevolezza che la decisione della Santa Sede non ha soltanto tolto ostacoli formali ai pellegrinaggi, ma ha anche generato frutti spirituali visibili: più fedeli, nuove parrocchie in viaggio verso Medjugorje, e una gioia palpabile tra chi attendeva da anni questo riconoscimento.
Al termine della liturgia, nell’Aula Giovanni Paolo II, è stato presentato il volume Regina della Pace – Nota sull’esperienza spirituale legata a Medjugorje, che contiene il testo ufficiale della Nota del Dicastero per la Dottrina della Fede, gli interventi della conferenza stampa del 19 settembre 2024, il decreto del vescovo Petar Palić e una ricca sezione fotografica. Pubblicato in croato, inglese e italiano, il libro sarà presto disponibile in altre lingue, a conferma della portata universale del fenomeno.
Il direttore del Centro Informativo Mir Medjugorje, Vedran Vidović, ha espresso gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito all’opera, in particolare alla curatrice suor Valerija Kovač. Ha ricordato che questo percorso è iniziato 44 anni fa con la testimonianza dei veggenti, che con coraggio e sacrificio hanno accolto la chiamata della Madonna. Senza il loro “sì” nulla di ciò che oggi si celebra sarebbe stato possibile.
Anche il parroco fra Zvonimir Pavičić ha sottolineato come la parrocchia abbia accolto con umiltà e gratitudine la decisione del Vaticano, continuando a lavorare come sempre, sostenuti da una gioia particolare per il riconoscimento ufficiale. Ai giovani che gli chiedono cosa sia cambiato, risponde con semplicità: nulla, perché i messaggi della Madonna restano gli stessi e la vera trasformazione deve avvenire nel cuore di ciascuno.
L’effetto più evidente del nihil obstat è l’aumento dei pellegrinaggi. Alcuni sacerdoti hanno organizzato per la prima volta viaggi a Medjugorje, e diversi vescovi hanno incoraggiato i loro fedeli a mettersi in cammino. Una responsabilità che, come ricorda padre Zvonimir, non può ridursi a un riconoscimento esterno: “Il nihil obstat non serve a nulla se non viviamo i messaggi della Madonna nella nostra vita quotidiana”.

Il libro e le prospettive per il futuro
Suor Valerija Kovač, curatrice dell’opera, ha spiegato che si tratta del libro più importante mai pubblicato su Medjugorje, perché per la prima volta la Chiesa universale ha attribuito il massimo livello di riconoscimento a questo fenomeno: il nihil obstat. Ciò significa che non vi sono errori dottrinali o morali, e che i fedeli possono nutrirsi della spiritualità che da qui sgorga.
Il volume raccoglie non solo documenti ufficiali, ma anche una prefazione scritta da monsignor Aldo Cavalli, visitatore apostolico a Medjugorje, che lo raccomanda come strumento autorevole per i pellegrini. Secondo suor Valerija, i messaggi della Madonna costituiscono delle vere e proprie “piccole catechesi”, in cui il Dicastero ha individuato quattordici ambiti fondamentali: dal primato di Dio e di Cristo, alla confessione, dalla conversione alla vita familiare. Si tratta di richiami essenziali alla vita cristiana, attualizzati con parole semplici e profonde.
L’arcivescovo Cavalli, intervenendo alla presentazione, ha ricordato che Medjugorje non è un luogo di interesse turistico, ma un santuario di grazia dove i pellegrini vengono per pregare, confessarsi e incontrare il Signore. Ha anche chiarito il significato dell’espressione “presunti messaggi”: non perché siano falsi, ma perché non è possibile dimostrarne in maniera scientifica l’origine soprannaturale. La Chiesa li accoglie come compatibili con la fede e utili al cammino dei credenti, pur distinguendoli dalla rivelazione biblica.
Il coro parrocchiale “Regina della Pace” ha accompagnato la serata, sottolineando con il canto la dimensione spirituale dell’evento. L’atmosfera era di festa, ma anche di responsabilità: i messaggi, se non vengono vissuti, restano lettera morta.
Il libro, dunque, non è soltanto una raccolta di documenti, ma un invito a prendere sul serio la chiamata della Madonna. È un testo che si propone come bussola per i fedeli e come testimonianza per la Chiesa universale. La speranza, come ha confidato suor Valerija, è che un giorno Medjugorje possa essere proclamato santuario, riconoscendo così in maniera piena ciò che milioni di pellegrini sperimentano già da anni: che qui, in questo piccolo villaggio, soffia forte lo Spirito Santo.
Fonte: Radio postaja Mir Medjugorje