Mel Gibson annuncia “La Resurrezione di Cristo”: il film arriverà nella Settimana Santa 2027

Dopo oltre vent’anni dal debutto de La Passione di Cristo, Mel Gibson torna sul grande schermo con un progetto ambizioso e carico di attese: La Resurrezione di Cristo.

Diviso in due parti, il film sarà rilasciato nel 2027, a partire dalla Settimana Santa, e si preannuncia come un evento cinematografico epocale. Con Jim Caviezel nuovamente nei panni di Gesù e una narrazione che si spinge ben oltre la risurrezione, Gibson promette un viaggio visivo e spirituale senza precedenti. Un’opera che già ora fa parlare di sé per la portata del racconto e le scelte registiche innovative.

Prima parte: una resurrezione in due tempi

Mel Gibson è pronto a riportare sul grande schermo il seguito del suo celebre La Passione di Cristo, e lo farà con un progetto che ha già acceso l’interesse del pubblico e degli addetti ai lavori: La Resurrezione di Cristo. Lionsgate ha annunciato ufficialmente che il film sarà suddiviso in due parti, con l’uscita della prima fissata per il 26 marzo 2027, in concomitanza con il Venerdì Santo. La seconda parte invece arriverà nei cinema il 6 maggio, in occasione della festa dell’Ascensione. La scelta delle date non è casuale, ma carica di valore simbolico e spirituale.

L’annuncio, diffuso sui social il 5 agosto, ha confermato anche la collaborazione tra Lionsgate e la casa di produzione Icon Productions dello stesso Gibson. Un sodalizio che il regista ha definito ideale, elogiando la visione e la flessibilità della casa di distribuzione. Adam Fogelson, presidente del Lionsgate Motion Picture Group, ha dichiarato che si tratta di “un evento cinematografico di portata generazionale”, un’opera epica destinata a lasciare un segno profondo negli spettatori di tutto il mondo.

Il ritorno di Jim Caviezel nel ruolo di Gesù aggiunge ulteriore valore al progetto. Per ovviare al passare del tempo, Gibson ha annunciato l’uso di tecniche avanzate di de-invecchiamento digitale (CGI), dato che sono trascorsi più di vent’anni dal primo film. Sebbene molti dettagli siano ancora tenuti riservati, in una conversazione con Joe Rogan, il regista ha rivelato che la trama esplorerà eventi spirituali di ampia portata. Una visione audace e profonda che punta a espandere il racconto biblico ben oltre il sepolcro vuoto.

Jim Caviezel e l’ex parroco di Medjugorje fra Ivan Sesar

Un’eredità che divide e unisce

La Passione di Cristo, uscito nel 2004, aveva già segnato un momento decisivo nella carriera di Mel Gibson e nella storia del cinema religioso. Il film raccontava con intensità drammatica le ultime ore della vita di Gesù, dalla cattura nel Getsemani fino alla crocifissione. Le scene forti e crude provocarono reazioni contrastanti: da una parte critiche per l’eccessiva violenza, dall’altra lodi per la fedeltà storica e la potenza espressiva.

A contribuire alla notorietà del film fu anche il giudizio positivo di Papa Giovanni Paolo II, che — secondo quanto riportato all’epoca dal portavoce vaticano Joaquín Navarro-Valls — lo definì “una narrazione cinematografica del fatto storico della passione di Gesù Cristo secondo i Vangeli”. Il film incassò 370 milioni di dollari solo negli Stati Uniti, aprendo la strada a nuove produzioni ispirate alla fede all’interno dell’industria hollywoodiana.

Ora, con La Resurrezione di Cristo, Mel Gibson si prepara a rinnovare quella spinta culturale e spirituale, dando vita a un’opera che non si limita a raccontare un episodio, ma intende proiettare lo spettatore dentro il cuore della fede cristiana. Il conto alla rovescia verso la Settimana Santa 2027 è già iniziato.

Published by
Gianluca Di Marcantonio