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Nel cuore dell’Indonesia un centro di formazione mondiale per i sacerdoti

In un posto che è un’isola sperduta nel centro dell’Indonesia si trova un centro di formazione di sacerdoti inviati in tutto il mondo.

È un luogo poco conosciuto lontano dall’Europa e dal resto del ricco Occidente, e non si penserebbe mai che potesse ospitare un centro di formazione per sacerdoti di importanza internazionale. E invece, nell’isola di Flores, che si trova a circa 800 chilometri a est di Bali, c’è la sede di un centro di formazione vocazionale  in cui studiano seminaristi non solo all’Indonesia, ma anche alle comunità cattoliche di tutto il mondo.

La popolazione lì è prevalentemente cattolica, con una preponderante percentuale dell’80% seppure in un numero di abitanti abbastanza ristretto. Si calcola che siano 2 milioni i cattolici indonesiani, fatto sta che sulla costa settentrionale di questa piccola isola, che prende il nome di Maumere, sono ditribuiti diversi seminari.

Dall’Indonesia la formazione dei seminaristi di tutto il mondo

Sono varie le Congregazioni religiose presenti in quell’area. C’è la Società del Verbo Divino (SVD), ci sono i Padri Somaschi, ma anche i Rogazionisti, i Vocazionisti e i Carmelitani. Sono, dunque presenti diversi seminari gestiti da questi ordini religiosi per un’offerta formativa e vocazionale di tutto prestigio in Asia e non solo.

Non è, quindi, solo la Chiesa indonesiana a beneficiarne, ma tutta la Chiesa universale, in quanto i sacerdoti che lì vi si formano poi si sposteranno in tutti i luoghi del mondo. A Flores, precisamente sulla collina di Ledalero si trova il Seminario Maggiore di San Paolo che fu fondato nel 1937 dai missionari Verbiti. Dal momento della sua fondazione il seminario ha visto la formazione di 1.500 sacerdoti missionari Verbiti, di cui circa 500 sono ancora in servizio sparsi in oltre 70 paesi in tutto il mondo.

Discernimento vocazionale e formazione in Indonesia – medjugorje.it

C’è spazio per lo studio della filosofia che si articola in un periodo di quattro anni, ma ovviamente anche teologia per un biennio e prima dell’ordinazione sacerdotale sono previsti uno o due anni di servizio pastorale per una formazione a tutto tondo.

L’obiettivo principale che il centro formativo si pone è formare uomini che siano emotivamente maturi, con una buona disciplina e, soprattutto, spiritualmente radicati e saldi. Solo così potranno diventare sacerdoti appassionati, che siano pronti a porsi realmente a servizio e nel modo migliore.

Sfida digitale per i seminaristi

Il mondo digitale rappresenta una sifda anche per i seminaristi. È quanto afferma  padre Sefrianus Juhani, SVD, professore presso il Seminario Maggiore di San Paolo. In un ambiente informativo globale sempre più frenetico spesso è diffusa disinformazione e le notizie false e contraffatte pullulano. Serve, dunque, attenzione e tramite la riflessione alimentata dal silenzio ci possono essere le basi importanti per una buona crescita spirituale.

Proprio per proteggere questo spazio interiore così tanto importante, nel seminario sono stabulite norme rigorose sull’uso dei dispositivi elettronici, che è alquanto limitato ed il Wi-Fi è reso disponibile solo in determinati orari. Tutto questo si rende necessario per promuovere l’autoregolamentazione e la concentrazione spirituale.

In questo periodo che serve anche per il discernimento vocazionale, chi si accorge che il sacerdozio non è la sua vocazione può lasciare il seminario ma non gli studi, con la possibilità comunque di  conseguire una laurea triennale presso la vicina Ledalero Catholic School of Philosophy.

Published by
Romana Cordova