Notre Dame, evento senza precedenti: beatificati 50 martiri del nazismo

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Notre Dame de Paris, beatificati 50 martiri del nazismo-medjugorje.it
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Evento senza precedenti nella Chiesa di Notre Dame, a Parigi: beatificati 50 cattolici francesi uccisi dai nazisti. 

Sabato 13 dicembre 2025 nella Cattedrale di Notre Dame, a Parigi, ha avuto luogo un importante avvenimento. Si tratta della beatificazione di 50 cattolici francesi. Costoro erano stati uccisi dai nazisti nel corso della Seconda guerra mondiale.

Stiamo parlando della più grande beatificazione collettiva mai verificatesi in Francia, e a celebrare la Santa Messa c’era il cardinale Jean Claude Hollerich. La cerimonia è stata resa possibile grazie a una disposizione di Papa Leone XIV occorsa lo scorso 20 giugno. Ma chi erano i 50 martiri beatificati il 13 dicembre scorso nella Cattedrale di Notre Dame?

Martiri beatificati a Notre Dame: chi erano e che cosa hanno fatto di concreto

Tra i 50 martiri beatificati nella Cattedrale di Parigi c’erano non solo sacerdoti. Alcune delle vittime dei nazisti erano infatti seminaristi, religiosi, ma anche scout o giovani lavoratori di fede cristiana.

Notre Dame de Paris, beatificati 50 martiri del nazismo
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O ancora, tra di essi c’erano laici impegnati nella Chiesa. Quello che accomunava costoro era che presero posizione e decisero di rimanere al fianco dei francesi deportati in Germania per il Servizio Lavoro Obbligatorio. Avrebbero potuto rifugiarsi e trovare un posto sicuro in cui stare, ma non lo hanno fatto.

Essi continuarono a portare avanti la fede cristiana, a parlarne e non solo. Molti pregavano anche nelle cantine, oppure dicevano Messa all’interno di fabbriche. I sacerdoti confessavano nei giardini. Tutti costoro garantivano supporto morale e spirituale, tenendo viva la fiamma della speranza cristiana.

Il postulatore della causa di beatificazione, Padre Bernard Adura ha tenuto a sottolineare, in merito ai suddetti martiri, che «sono morti in circostanze terribili; la loro dedizione è un esempio inestimabile». Queste persone di elevata spiritualità e grandissimo coraggio, lottano per tenere viva le fede e per essa subirono arresti, torture, fino a essere deportati nei campi di concentramento.

Alcuni di loro furono uccisi in campi quali Dachau, Buchenwald, Mauthausen, Flossenbürg, proprio per la loro fede. Tra costoro, il francescano Fratel Gérard Cendrier, che cercava di stare vicino a tutti coloro che erano nei campi, portando loro gioia e conforto. E ancora, il laico Joël Anglès d’Auriac, che si occupava di organizzare religiose in gran segreto.

O ancora Padre Pierre de Porcaro, sacerdote che finse di essere un operaio per stare accanto ai lavoratori francesi, dicendo Messa e confessando nei giardini. «Offro la mia vita per la Francia; accetto il sacrificio che Dio mi manda», si legge in un suo scritto.

La beatificazione occorsa sabato scorso è un’esortazione a riflettere su fede, libertà, dignità ed è una prova che anche nei peggiori momenti, la fede può essere luce e forza. Dio non abbandona e non abbandonerà mai i suoi figli, neppure nei momenti più ardui e drammatici, a livello storico.