Oggi è San Cornelio, pagano convertito grazie allo Spirito Santo

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La speciale conversione di San Cornelio - www.medjugorje.it (photo: insieme news)
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Forse è uno dei santi meno conosciuti della Chiesa, ma quando scopriremo la sua storia, resteremo a bocca aperta. Oggi ricorre la sua festa liturgica.

Lui è San Cornelio centurione, uno fra i primi pagani a convertirsi al Cristianesimo, tanto da essere citato anche negli Atti degli Apostoli. La sua storia si intreccia pienamente con quella dell’apostolo Pietro, in un momento particolare della vita di quest’ultimo.

Un personaggio molto singolare, ma allo stesso tempo anche timorato di Dio. Conosciamolo meglio e nel dettaglio.

Un Santo poco conosciuto

La Chiesa, sappiamo bene, si arricchisce sempre di nuovi Santi e, molto spesso, in un solo giorno se ne celebrano e ricordano diversi. Oggi 20 ottobre, si celebra la memoria liturgica di San Cornelio centurione. Forse, ad un primo approccio, non ci dice nulla il suo nome, ma è la sua storia a destare clamore, soprattutto per il fatto di essere stato uno fra i primi pagani a convertirsi al Cristianesimo.

La sua conversione è narrata all’interno degli Atti degli Apostoli e, questo è stato un evento di notevole risonanza per la comunità dove Cornelio viveva. Lui era un centurione, di forza all’esercito romano in Giudea e, di conseguenza, un pagano. Cosa aveva a che fare con i Cristiani, se non avere il compito di controllarli?

Ed invece no: qualcosa nella sua vita cambiò radicalmente in un momento particolare, portandolo così alla conversione. Secondo la tradizione, Cornelio succedette a Zaccheo come secondo vescovo di Cesarea di Palestina. Ma andiamo con ordine.

Cornelio era un centurione della coorte romana di stanza a Cesarea, nella provincia romana della Giudea. Come raccontato proprio negli Atti degli Apostoli, era un personaggio molto singolare, di cui vengono sottolineate le origini estranee al giudaismo e, per questo, viene definito religioso quanto timorato di Dio.

Cornelio manda a chiamare l’apostolo Pietro dopo una visione

Secondo il racconto, Dio inviò a Cornelio un angelo, il quale gli ordinò di mandare a chiamare Simon Pietro, che in quel momento si trovava a Giaffa. Subito dopo aver ricevuto la visione, il centurione chiamò due dei suoi servitori e, dopo aver spiegato loro ogni cosa, li mandò proprio a Giaffa. La conversione di Cornelio avviene, però, solo dopo il racconto di un’altra visione, che vede come protagonista anche l’apostolo Pietro.

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Cornelio battezzato da San Pietro – www.medjugorje.it

Nella visione, Pietro vede un oggetto scendere dal cielo, simile a una grande tovaglia, sulla quale si trovavano animali di ogni tipo. Al risuonare di una voce che lo invita a uccidere e mangiare gli animali, Pietro rifiuta perché secondo la legislazione, ritiene tali cibi profani e impuri. Al rifiuto dell’Apostolo, la voce risponde dicendo: “Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano“.

A questo punto, ecco che arrivano i due servitori inviati da Cornelio a cercarlo. Ed è qui che Pietro capisce il significato della visione: Dio gli aveva mostrato che non si deve chiamare profano o impuro nessun uomo. Per questo decide di recarsi a Cesarea.

Arrivato a casa del centurione, Pietro pronuncia un discorso in cui racconta il ministero di Gesù e la sua resurrezione, ma viene interrotto dall’improvvisa discesa dello Spirito Santo su tutti i presenti. I fedeli convertiti si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo, dal momento che li sentivano parlare in altre lingue e glorificare Dio. Il racconto si conclude con l’ordine, da parte di Pietro, di battezzare Cornelio.

Si tratta di una delle prime più importanti conversioni della Chiesa allora nascente e che, ancora oggi, nel suo racconto, svela stupore quanto anche magnificenza per la grandezza di Dio.