Oggi, 25 dicembre, la Chiesa e l’umanità tutta, credenti e non credenti, contemplano e ricordano uno degli eventi che ha segnato la storia dell’umanità: la nascita di Gesù Cristo.
Un evento atteso, la nascita e l’arrivo del Messia che, però, non tutti hanno compreso fino a fondo tanto che, i nostri fratelli maggiori, gli Ebrei, ancora attendono la venuta del Messia, del salvatore di Israele
La luce che vince sulle tenebre, la stella luminosa che da Oriente condurrà i Magi ad adorare il Bambino Gesù: lui, il piccolo re, nato e deposto in una mangiatoia.
La nascita di Gesù: l’evento che ha cambiato la storia
Un evento storico, un momento davvero unico e speciale che ha fatto azzerare tutto e ricominciare da capo anche il conto di quella che è la storia. Da qui, da questo momento che ricordiamo oggi, ha inizio nuovamente la storia, un vero e proprio “Anno Zero”: ed oggi, a 2025 anni dopo, ricordiamo la nascita di Gesù, come ogni anno, il 25 di dicembre. Sono stati i Vangeli di Matteo e di Luca a raccontarci tutti i passaggi che hanno portato a questo momento, a Maria donna dell’Avvento e dell’attesa, a Giuseppe che aveva paura di ciò che stava accadendo ma tranquillizzato dall’Angelo che, quello, era il volere di Dio.
Questi due Vangeli concordano nella narrazione su due eventi centrali, che verificano, secondo l’interpretazione cristiana, due profezie dell’Antico Testamento: la nascita di Gesù a Betlemme (Michea, 5,1), da una vergine (Isaia 7,14). Nel Vangelo di Matteo troviamo la genealogia di Gesù, l’annuncio del concepimento verginale di Maria per opera dello Spirito Santo ma, anche, l’annuncio di un angelo allo sposo Giuseppe, il quale aveva pensato a un concepimento adulterino, che lo rassicura sull’origine soprannaturale del bambino.

Nel Vangelo di Luca, invece, si narra narrando l’annunciazione, fatta dall’angelo Gabriele a Maria, del concepimento per opera dello Spirito Santo di un figlio, il cui nome sarà Gesù. Di fronte all’incredulità di Maria, l’angelo le indica la sua parente Elisabetta, la quale vecchia e sterile sta aspettando un figlio (Giovanni Battista) per grazia di Dio ed è già al sesto mese. Maria, così, dice il suo “sì” dichiarandosi serva del Signore. C’è anche il racconto del viaggio da Nazareth a Betlemme per il censimento e la nascita di Gesù, con la venuta anche dei pastori per l’adorazione del Bambino, ma anche della circoncisione di Gesù, 8 giorni dopo la sua nascita.
Gli storici, dopo analisi attente delle fonti, e basandosi anche sul censimento voluto da Cesare Augusto, collocano la nascita di Gesù fra il 7 e il 4 a.C., non nell’anno zero. Nonostante tutto, però, le profezie che gli antichi profeti avevano annunciato, si sono realizzate nella figura di questo piccolo bambino, il Re dei Re, nato in una povera mangiatoia, ma destinato a un regno di luce e di pace. Ancora oggi, noi ricordiamo questo speciale evento che ci unisce sempre di più a Cristo, ma che vede anche il mistero più grande che nessuno ha mai saputo spiegare: l’Incarnazione del Figlio di Dio.