Olanda, vittoria dei pro-vita: aborto non riconosciuto come diritto umano

Manifestazione dei pro vita contro l'aborto Manifestazione dei pro vita contro l'aborto
Olanda, vittoria dei pro-vita: aborto non riconosciuto come diritto umano - Medjugorje.it (Screen YouTube)
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La Camera bassa del Parlamento olandese ha respinto la risoluzione volta a riconoscere l’aborto come diritto umano.

I pro-vita hanno ottenuto un importante successo nella votazione che si è tenuta due settimane fa nei Paesi Bassi. Il 30 settembre 2025, infatti, la camera bassa del Parlamento olandese (Tweede Kamer) ha respinto, a stretta maggioranza, una risoluzione volta a riconoscere l’aborto come diritto umano e a sancirlo nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo e nel Patto internazionale sui diritti civili e politici, un trattato delle Nazioni Unite a tutela delle libertà fondamentali.

L’opposizione ha mantenuto una linea ben precisa, affermando che riconoscere l’aborto come diritto umano avrebbe potuto soffocare il diritto all’obiezione di coscienza e indebolire la tutela della vita dei nascituri, con gravi conseguenze morali e legali. Alla fine la risoluzione è stata respinta: si tratta senza dubbio di una delle vittorie più significative dei circoli pro-life nei Paesi Bassi, dove l’aborto è legale fino alla 22esima settimana di gestazione.

La proposta di risoluzione è partita dai socioliberali di Democraten 66 ed è stata sostenuta anche dal Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD) di centro-destra, dal Partito Socialista, dai Verdi e dal Partito Laburista. Anche alcuni membri del partito filoeuropeo Volt Nederland, dell’Animal Party e del governo olandese hanno votato a favore di questa iniziativa.

Paesi Bassi, non passa la risoluzione pro-aborto: chi ha votato contro

I gruppi di destra, il Partito Politico Protestante (SGP), conservatore e calvinista, l’Unione Cristiana (ChristenUnie) e il Forum per la Democrazia (FVD), hanno invece votato contro. Gli oppositori hanno presentato una propria proposta, esortando il governo a respingere qualsiasi iniziativa volta a sancire il diritto all’aborto nei trattati europei.

Donna incinta
Paesi Bassi, non passa la risoluzione pro-aborto: chi ha votato contro – Medjugorje.it (Canva)

In vista del voto il Centro olandese per la Riforma Bioetica (DCBR) ha organizzato iniziative per sensibilizzare i parlamentari sulla questione. I membri del DCBR hanno distribuito volantini pro-life davanti al Parlamento e hanno protestato con cartelli che mostravano foto di feti ed embrioni. Irmgard Averesch, rappresentante del DCBR, ha sottolineato che il gruppo ha anche provveduto a inviare ai parlamentari documenti contenenti descrizioni e foto di procedure di aborto per “rendere loro consapevoli dello scopo esatto del voto“.

I deputati conservatori Chris Stoffer (SGP) e Gideon van Meijeren (FVD) hanno tenuto a sottolineare l’umanità del nascituro, ricordando che la questione dell’aborto coinvolge sempre due vite: quella della madre e quella del bambino.

La risoluzione respinta nei Paesi Bassi è senza dubbio un segnale in un periodo in cui sono in campo molti sforzi per estendere il diritto all’aborto in molti paesi dell’Europa occidentale. Basti pensare alla depenalizzazione dell’aborto dopo il periodo legale di 24 settimane in Inghilterra e Galles, approvata nel giugno 2025, e le iniziative del Parlamento europeo per sancire il “diritto all’aborto” nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.