Padre John Boughton, sacerdote francescano, ha raccontato la sua prima esperienza a Medjugorje che gli ha cambiato completamente la vita.
La prima esperienza a Medjugorje lo ha cambiato completamente e lo ha convinto a intraprendere un percorso nuovo. John Boughton oggi è un apprezzato sacerdote francescano che ha scelto di raccontare la sua storia sul canale YouTube ‘Fruits of Medjugorje’ (I Frutti di Medjugorje). Quando è arrivato per la prima volta a Medjugorje dagli Stati Uniti, all’inizio del 1992, era un giovane 28enne iscritto all’Università: il suo sogno era quello di diventare medico.
Tuttavia qualche mese prima aveva sentito parlare di Medjugorje e si era convinto a recarsi nel luogo della ‘Regina della Pace’. Tutto merito anche di un amico che da poco aveva scelto di convertirsi: proprio da lui aveva ricevuto un testo in cui si parlava di quanto miracolo stava avvenendo nella cittadina situata in Bosnia-Erzegovina.
John Boughton all’epoca era protestante e anche fidanzato. In più non sapeva quasi nulla della Vergine Maria: una figura che però l’attuale sacerdote francescano ha amato fin da subito quando ha deciso di recarsi per la prima volta a Medjugorje. Assieme ai suoi amici John ha affrontato questo viaggio in Bosnia-Erzegovina e la sua vita è completamente cambiata.
“E’ stata una bellissima esperienza sperimentare e vedere cosa fa il rosario, vedere e incontrare la Madonna perché come protestanti noi non la conoscevamo – racconta John Boughton al canale YouTube ‘Fruits of Medjugorje’ – L’abbiamo conosciuta qua. È stato anche molto speciale conoscere Gesù nel Santissimo Sacramento”.
Medjugorje, padre Boughton: “Ho firmato un assegno in bianco a Gesù”
Nel suo racconto padre Boughton rivela di quando sul monte Podbrdo ha chiesto a Dio cosa volesse, mentre fino a quel momento aveva sempre detto al Signore cosa voleva lui. “Ho finalmente firmato in qualche modo un assegno in bianco a Gesù dicendogli: va bene, Signore, farò tutto quello che vuoi – le parole di John – sarei persino diventato un francescano in Bosnia”.

Sempre Boughton si è poi soffermato sul grande impegno nei durissimi anni della guerra, quando guidò anche i convogli di una formazione umanitaria: “Questo è il senso dell’essere francescano e questo mi ha fortemente formato, vedere una tale spiritualità. Non immaginavo come dovesse essere la vita religiosa all’interno, non avevo nessuna idea, ma nel mio cuore sapevo di aver avuto la vocazione per diventare frate”.
“Ora che mi trovo dall’altra parte del confessionale con l’autorità di partecipare a questo atto intimo dell’attività di Gesù con le anime che si susseguono una dopo l’altra, questo mi rende umile, è indescrivibile, energizzante, un’esperienza bellissima”, ha aggiunto padre Boughton, che si dice poi felice della presenza di tanti giovani a Medjugorje: “Affidano la propria vita a Dio”.
“Medjugorje – afferma John Boughton – ha un carisma tramite cui la Madonna invia numerosi comandi di partenza alle sue truppe e le dispone per tutto il mondo per poter fare ciò che vuole il Signore e per essere la luce dell’amore di Gesù Cristo in questi tempi bui”.