Palline, luci, ghirlande: il vero motivo per cui addobbiamo l’Albero di Natale

Perché decoriamo l'albero di Natale Perché decoriamo l'albero di Natale
Perché decoriamo l'albero di Natale-medjugorje.it
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C’è un motivo che in pochi conoscono, per cui addobbiamo l’Albero di Natale. Ecco di quale si tratta, nello specifico. 

Uno dei simboli del Natale, è l’Albero. Ogni anno, puntualmente, siamo soliti farlo e con le sue luci colorate, rende l’atmosfera più magica, intensa. L’Albero illumina il luogo in cui è posizionato in casa e di solito lo si mette accanto al presepe, ove vi sia spazio.

Il risultato? Un meraviglioso tripudio di luci e di colori. C’è chi dice, però, che l’albero sia un mero simbolo pagano, ma è davvero così? Pare proprio che in molti si sbaglino. L’albero di Natale, infatti, avrebbe radici cristiane, molto più di quanto si possa immaginare.

Questo oggetto non è soltanto decorativo, ma nasconde un linguaggio simbolico che parla della nascita, morte e resurrezione di Nostro Signore.

Albero di Natale, il linguaggio simbolico dietro di esso

Forse non tutti lo sanno, ma ci sono diversi dettagli che fanno la differenza e rendono questo simbolo, più cristiano che mai.

Perché decoriamo l'albero di Natale
Perché decoriamo l’albero di Natale-medjugorje.it

In primis, l’abete è un sempreverde. Esso rimane vivo e dello stesso colore anche nel periodo invernale. La presenza di quest’albero è meravigliosa, perché sembra che vegli su di noi. L’abete simboleggia la vita eterna, la speranza, la resurrezione. Proprio come accadde a Nostro Signore nel sepolcro, l’albero simboleggia ciò che sembra restare immobile e che tuttavia ha in sé una promessa di rinascita.

L’albero ha origini medievali, tant’è che all’epoca gli abeti erano posti nei cimiteri, per rappresentare l’albero del Paradiso perduto. In realtà l’albero in questione era un melo, ma l’abete lo rimpiazzò poiché sempreverde.

Si ricreava il Paradiso terrestre inserendo rami decorati con delle mele, che a loro volta rammentavano il peccato originale. Ogni elemento che si era soliti appendere sui rami dell’albero simboleggiava un qualcosa. Nel caso della mela, il peccato originale. Ma è da qui che nasce la tradizione delle palline di Natale, che prima erano rosse, per somigliare alle mele. Tuttavia, a seguito di una carestia, nel 1858, le palline divennero di vetro soffiato e rimpiazzarono le mele (vere e proprie).

L’edera, invece, ricordava il serpente dell’Eden e da questa provengono le ghirlande. I protestanti, in seguito, misero sull’albero nuovi simboli e decorazioni che ricordavano la discendenza di Gesù, come fiori colorati, o il Germoglio di Jesse, un antenato di Nostro Signore.

Nel XVIII secolo, l’Illuminismo portò un nuovo cambiamento e le mele furono rimpiazzate da noci, dolci, decorazioni per i più piccoli. Alcuni decenni più tardi ecco arrivare le candele che simboleggiano Cristo Luce del Mondo e l’albero del peccato è redento grazie alla Luce. Sull’albero si pone uno stendardo con la scritta: Gloria in excelsis Deo.