La Chiesa si prepara a celebrare la 34ª Giornata Mondiale dei Malati con un tema che richiama la compassione e la vicinanza al prossimo.
Papa Leone XIV ha scelto di mettere al centro la parabola evangelica del Buon Samaritano, figura che rappresenta l’amore concreto, capace di chinarsi sulle ferite dell’altro. In un tempo in cui la malattia si accompagna spesso a solitudine e povertà, il messaggio vuole essere un invito ad assumere il dolore altrui come gesto autentico di carità cristiana. Il motto scelto, “La compassione del samaritano: amare portando il dolore degli altri”, richiama all’essenza stessa del Vangelo: farsi prossimi con gesti concreti di cura e di speranza.
Il significato del tema scelto dal Papa
Secondo il comunicato diffuso dalla Santa Sede, il tema della Giornata mondiale dei malati intende sottolineare una verità centrale della vita cristiana: l’amore verso il prossimo non è un sentimento astratto, ma si traduce in vicinanza e sostegno. La parabola del Buon Samaritano diventa così la chiave per leggere la chiamata a portare sulle proprie spalle la sofferenza degli altri, specialmente di chi vive la malattia in condizioni di fragilità sociale o di abbandono.
Il Papa ricorda che oggi Cristo stesso continua a farsi vicino all’umanità ferita. Nei sacramenti, segni della sua presenza viva, Egli versa ancora “l’olio della consolazione e il vino della speranza”, strumenti di guarigione e di sostegno spirituale per chi si sente smarrito o sopraffatto dal dolore.
La Giornata mondiale dei malati 2026
La 34ª edizione della Giornata mondiale dei malati si celebrerà l’11 febbraio 2026. La ricorrenza, che coincide con la memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes, sarà un’occasione per richiamare l’attenzione sulla dignità delle persone malate e sul valore della compassione cristiana.
Il Vaticano auspica che il tema scelto diventi stimolo per ispirare opere di prossimità, incoraggiando comunità e fedeli a prendersi cura di chi soffre, non solo con parole di conforto, ma soprattutto con azioni concrete che testimoniano la speranza e la misericordia evangelica.