Una notizia che in molti aspettavano: Papa Leone darà l’avvio ai suoi viaggi apostolici nel mese di dicembre. Il nuovo Pontefice ha deciso di visitare un luogo fondamentale.
Due luoghi che vedranno, a cavallo fra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, la presenza di Papa Prevost: un’attesa che sa di pace e di dialogo, e in molti attendevano questo annuncio.
Il Papa visiterà il Libano e la Turchia. Quali sono state le motivazioni che lo hanno portato a compiere questo viaggio? Cerchiamo di capire insieme.
Papa Leone porta la pace
Un annuncio tanto atteso: dal mese di maggio, quando è stato eletto, Papa leone XIV non aveva ancora varcato i confini italiani per l’inizio dei suoi viaggi apostolici. Ma dal prossimo 27 novembre, fino al 2 dicembre, sarà in Turchia prima e in Libano poi. Il suo primo viaggio da Pontefice lo porterà in due luoghi cardine e molto vicini alle zone di guerra della Terra Santa.
Il Papa pellegrino e portatore di pace, in una delle zone dalle quali i venti di guerra che soffiano dal vicino Israele si sentono e come. Un viaggio che era stato già pensato nei primi mesi del suo Pontificato ma che non aveva ancora una data stabilita e precisa. Ora invece sì. Ma perché Papa Leone si recherà proprio in quelle zone?
Sarà in Turchia prima, a İznik in occasione del 1700° anniversario del Primo Concilio di Nicea (dal 27 al 30 novembre) e poi si recherà in Libano (il 1 e il 2 dicembre) prima di far ritorno in Vaticano. “Papa Leone, accogliendo l’invito del Capo di Stato e delle autorità ecclesiastiche del Paese, compirà un Viaggio Apostolico in Turchia dal 27 al 30 novembre prossimo, recandosi in pellegrinaggio a İznik in occasione del 1700° anniversario del Primo Concilio di Nicea” – ad annunciarlo, ieri, è stato con un comunicato, il direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni.
Prima in Turchia e poi in Libano
Un viaggio dall’alto valore simbolico: la Turchia, culla di uno dei concili più importanti della cristianità, e il Libano, paese di convivenza religiosa e crocevia di tensioni e speranze. Il viaggio in Turchia, proprio per celebrare l’anniversario del Concilio di Nicea era un sogno di Papa Francesco che, ora, viene portato avanti dal suo successore.

In entrambi i casi, lo scopo è unanime, ovvero quello di portare un messaggio di pace in alcuni dei luoghi più colpiti dalla guerra e far sì che quel messaggio possa essere segno di speranza e di vicinanza per le popolazioni martoriate anche di Gaza. La prima in Turchia per l’anniversario di Nicea, l’assise in cui i Padri approvarono il Credo recitato ogni domenica dai cristiani.
La seconda tappa è il Libano, dove il Papa porterà quella carezza di pace e si affiancherà alla sofferenza della popolazione colpita, nel 2020, non solo dalla crisi economica che ha devastato il paese, quanto anche dalle varie esplosioni avutesi nel porto di Beirut. Un viaggio particolare, quanto unico nel suo genere: Papa Leone, pellegrino di pace e speranza.