Papa Leone XIV ci convoca per la Pace: veglia in Piazza San Pietro e non solo

Menu Medjugorje Dinamico
ritrovarsi in Piazza San Pietro, l’11 ottobre, per recitare insieme il Rosario per la pace. ritrovarsi in Piazza San Pietro, l’11 ottobre, per recitare insieme il Rosario per la pace.
Papa Leone XIV, udienza generale (www.medjugorje.it)
Canale WhatsApp Iscriviti subito!
Canale Telegram Iscriviti subito!

In un tempo in cui i conflitti sembrano moltiplicarsi e la speranza vacilla, Papa Leone richiama con forza il mondo intero alla preghiera.

Non un gesto simbolico, ma un invito concreto: ritrovarsi in Piazza San Pietro, l’11 ottobre, per recitare insieme il Rosario per la pace. La scelta della data non è casuale: coincide con l’anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e con la memoria liturgica di san Giovanni XXIII, il Papa che seppe parlare di pace anche nei giorni più bui della Guerra Fredda.
Al centro della veglia ci sarà un segno speciale: la presenza della statua originale della Madonna di Fatima, che lascerà eccezionalmente il suo Santuario per essere posta sul sagrato della Basilica Vaticana. Un gesto che parla di affidamento, di speranza e di fiducia nella potenza della preghiera. Il Papa non si limita a un singolo appuntamento: invita ogni credente a recitare il Rosario ogni giorno di ottobre, in famiglia o in comunità, per chiedere a Dio il dono della pace.

Una data simbolica e un segno straordinario

Durante l’udienza generale di mercoledì scorso, Papa Leone XIV ha ufficializzato l’appuntamento: sabato 11 ottobre, alle ore 18, in Piazza San Pietro, si terrà la veglia del Giubileo della Spiritualità mariana. Non un evento come tanti, ma un momento corale in cui il popolo di Dio sarà unito nella preghiera per fermare la spirale di violenza che attraversa il mondo.

La scelta dell’11 ottobre racchiude un forte valore simbolico. In quella data, nel 1962, san Giovanni XXIII apriva il Concilio Vaticano II con lo storico “discorso alla luna”, parole che ancora oggi risuonano come un inno alla pace. Non solo: la stessa data coincide con la memoria liturgica del “Papa buono”, autore dell’enciclica Pacem in terris e voce profetica durante la crisi dei missili a Cuba. È dunque un giorno che parla di dialogo, speranza e fraternità universale.

Ma non è tutto. Per l’occasione, arriverà a Roma la statua originale della Madonna di Fatima, scolpita nel 1920 da José Ferreira Thedim. Normalmente custodita nella cappellina delle apparizioni del Santuario portoghese, la scultura è amata e venerata in tutto il mondo come simbolo di protezione e speranza. Sarà la quarta volta che lascia Fatima per raggiungere il Vaticano: due volte con san Giovanni Paolo II e, più recentemente, con Papa Francesco nel 2013. Il suo arrivo in Piazza San Pietro sarà un segno potente di affidamento alla Madre di Dio, che a Fatima parlò di conversione, preghiera e pace.

Per l’occasione, arriverà a Roma la statua originale della Madonna di Fatima, scolpita nel 1920 da José Ferreira Thedim
Statua della Madonna di Fatima (www.medjugorje.it)

Il Rosario: preghiera semplice e profonda

L’appello del Papa non si limita al grande evento dell’11 ottobre. Leone XIV ha chiesto a tutti i fedeli di recitare il Rosario ogni giorno del mese di ottobre, nelle famiglie, nelle parrocchie e nelle comunità. «È un invito a non fermarsi alla sola veglia – ha spiegato – ma a far sì che la preghiera quotidiana diventi un fiume di grazia capace di toccare il cuore del mondo».

Il Rosario, troppo spesso frainteso come una ripetizione meccanica, è in realtà una delle preghiere più profonde della tradizione cristiana. San Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae del 2002, ne sottolineava la ricchezza spirituale: nella sua semplicità racchiude il cuore del Vangelo, aiutando il credente a contemplare i misteri della vita di Cristo attraverso lo sguardo di Maria. È una preghiera che educa alla pace interiore e, di conseguenza, apre alla pace tra gli uomini.

In fondo, il segreto della pace tra i popoli non può che nascere da un cuore pacificato. È questa la convinzione che muove Papa Leone XIV: solo tornando a Dio, solo affidandosi alla Vergine, l’umanità potrà trovare la forza di spezzare le catene dell’odio e costruire un futuro diverso. L’11 ottobre sarà un momento forte di comunione, ma l’invito è chiaro: ogni giorno può diventare un passo verso la pace, se recitato con fede e con il cuore.