Papa Leone XIV è pronto a convocare un Concistoro straordinario per il mese di gennaio: si attende l’ufficialità dalla Santa Sede.
Papa Leone XIV è intenzionato a convocare un Concistoro straordinario per i giorni 7 e 8 gennaio 2026. Al momento non è ancora arrivata alcuna ufficialità dalla Santa Sede, ma il National Catholic Register ha informato che la Segreteria di Stato vaticana ha già provveduto a informare tutti i porporati (elettori e non) della volontà del Pontefice, indicando anche le date prescelte.
La spinta alla convocazione del Concistoro straordinario non arriva dal dover creare nuovi cardinali (pur non escludendo questa eventualità). Come precisa il Codice di Diritto Canonico, infatti, un concistoro come quello che dovrebbe tenersi tra poco meno di due mesi si celebra quando “lo suggeriscono peculiari necessità della Chiesa“ o è il momento di trattare questioni particolarmente gravi, che richiedono appunto la presenza di tutti i cardinali.
Si tratta di un evento differente dal Concistoro ordinario, che può essere anche pubblico: quello straordinario, invece, si tiene a porte chiuse e senza telecamere. L’ultimo significativo Concistoro straordinario, convocato da Papa Francesco e noto per la ‘proposta Kasper’ in merito alla ricezione dei sacramenti da parte dei divorziati risposati, si tenne il 20-21 febbraio 2014.
Concistoro straordinario: Papa Leone vuole che i cardinali si incontrino di più
Tuttavia nell’agosto 2022 fu sempre Papa Francesco a convocarne un altro per la presentazione della costituzione apostolica ‘Praedicate Evangelium’ sulla riforma della Curia romana. Un cambiamento rispetto al precedente Pontificato di Papa Benedetto XVI, quando le riunioni dei porporati avvenivano principalmente in funzione della creazione di nuovi cardinali.

Ma quali sono queste ‘peculiari necessità della Chiesa’ o ‘questioni gravi’ che affronterà il Concistoro straordinario del prossimo gennaio? Per ora nessuna indiscrezione, ma l’impressione è che presto se ne saprà certamente di più.
D’altronde Papa Leone XIV aveva fatto capire le sue intenzioni già nell’incontro con il Sacro Collegio dello scorso 10 maggio: in quell’occasione, infatti, l’appena eletto nuovo Pontefice chiese “una specie di condivisione con il collegio cardinalizio per poter sentire quali consigli, suggerimenti, proposte, cose molto concrete, di cui si è già parlato un po’ nei giorni prima del conclave“.
Per farla breve, Sua Santità crede che i cardinali debbano avere più opportunità di confronto e scambio: un approccio senz’altro gradito ai porporati, che potranno così discutere e dare consigli in vista di un Pontificato che potrebbe durare molti anni.