Papa Leone XIV: “Serve una vera conversione ecologica. Custodire il Creato, non devastarlo”

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Papa Leone XIV: "Serve una vera conversione ecologica. Custodire il Creato, non devastarlo" - Medjugorje.it (Instagram Pontifex)
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Nell’udienza generale di mercoledì 19 novembre Papa Leone si è soffermato soprattutto sulla necessità della conversione ecologica.

La Risurrezione di Cristo è fondamentale per affrontare le sfide che il mondo di oggi ci mette di fronte, a cominciare dalla necessità della conversione ecologica. Papa Leone XIV si è soffermato sul rapporto tra “spiritualità pasquale ed ecologia integrale” nell’udienza generale di ieri, mercoledì 19 novembre, ricordando le parole che Cristo risorto rivolge a Maria Maddalena in lacrime davanti alla tomba di Gesù: “Perché piangi? Chi cerchi?“, si sente dire Maria da quello che pensava fosse il custode del luogo e invece era il Maestro.

Le stesse domande, afferma il Pontefice, Gesù le rivolge anche a noi: Solo di conversione in conversione passiamo da questa valle di lacrime alla Gerusalemme nuova”. Un passaggio che “modifica la Storia”, come ha tenuto a sottolineare il Santo Padre, che dopo il consueto giro in papamobile e la benedizione a bimbi e neonati ha pronunciato la sua catechesi sul sagrato di San Pietro.

Papa Leone XIV: “Risurrezione di Gesù fondamento dell’ecologia integrale”

Papa Leone XIV ha detto ai fedeli che l’abbandono, la condanna e l’uccisione di Gesù Cristo si concludono però nel giardino dove Dio crea l’uomo. Quello stesso giardino che Gesù coltiva e custodisce, invitando tutti a ritrovare la propria strada: lo fa anche con la Maddalena, che necessitava di “riascoltare il proprio nome e comprendere il proprio compito dall’Uomo nuovo“.

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Papa Leone XIV: “Risurrezione di Gesù fondamento dell’ecologia integrale” – Medjugorje.it (Instagram Pontifex)

La morte e la risurrezione di Gesù, prosegue Sua Santità, sono quindi il fondamento “di una spiritualità dell’ecologia integrale: senza questa le parole della fede “non hanno presa sulla realtà“, mentre quelle delle scienze “rimangono fuori dal cuore“. Papa Leone ha poi ribadito quanto già detto ai pellegrini provenienti dal Brasile, dove in questi giorni si svolge la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: “Se non siamo custodi del giardino della creazione, finiamo per diventarne devastatori“.

Nel corso della catechesi Papa Prevost riprende quanto già affermato dal suo predecessore Francesco nella Laudato Sì: “La cultura ecologica non si può ridurre a una serie di risposte urgenti e parziali ai problemi“, ma deve essere “uno sguardo diverso, un pensiero, una politica, un programma educativo, uno stile di vita e una spiritualità che diano forma ad una resistenza“.

“Ascoltate sempre chi non ha voce, soprattutto i poveri”

Il Papa ha poi voluto ribadire l’esigenza di ascoltare chi non ha voce, in particolare il grido dei poveri.Vedremo, allora, ciò che ancora gli occhi non vedono: quel giardino, o Paradiso, cui andiamo incontro soltanto accogliendo e portando a compimento ciascuno il proprio compito”.

In ultimo il Santo Padre ha ricordato la Giornata ‘Pro Orantibus’ del 21 novembre che celebra la Presentazione della Beata Vergine Maria: “Non manchi a tutti i fratelli e le sorelle di vita contemplativa la concreta solidarietà e l’aiuto efficace della comunità ecclesiale per assicurare ad essi la sopravvivenza e la continuità del loro silenzioso, fecondo e insostituibile apostolato”.