Papa Leone XIV si è espresso in merito ai contro-modelli di unioni individualiste ed egoiste, presentate sotto forma di libertà. E ha contrapposto un esempio di modello cristiano
Leone XIV, di recente ha inviato un messaggio al vescovo di Séez, in occasione del decimo anniversario della canonizzazione dei coniugi Martin, genitori di Santa Teresa di Lisieux, Dottore della Chiesa.
In tale messaggio, il pontefice ha voluto sottolineare l’importanza della famiglia e del valore del matrimonio cristiano. E proprio in questo contesto, ha messo in guardia da contro-modelli proposti dalla società odierna. Modelli che presentano unioni di stampo egoistico-individualista, che sfociano, per lo più, in relazioni passeggere e che portano “frutti amari”. Relazioni che vengono proposte come forme di libertà, ma che si rivelano in gran parte deludenti.
Papa Leone XIV mostra un esempio di felicità semplice ma autentica
Il pontefice, nel messaggio, propone un modello di vita che ha peculiarità positive, tanto da fungere da esempio di unione cristiana.

Leone XIV si riferisce a Louis e Zélie Martin, i genitori di Santa Teresa di Lisieux, canonizzati ormai dieci anni fa, nel 2015, da Papa Francesco. Una coppia che con la propria vita ha testimoniato e messo in luce come il matrimonio può essere via per la santità.
Il pontefice ha sottolineato come i coniugi Martin abbiano «compreso che potevano santificarsi non nonostante il matrimonio ma attraverso, nel e per il matrimonio». Si tratta di una normalissima coppia vissuta nel periodo ottocentesco, che ha trascorso la propria esistenza in modo ordinario. Ma a dare loro quel quid che fa la differenza, è stata la fede con cui hanno portato avanti la loro quotidianità.
Non si sono allontanati dal mondo, ma hanno dato priorità a Dio, servendolo ogni giorno, dedicandosi a lavoro, famiglia, parrocchia e solidarietà. In sostanza, Dio è stato il centro della loro vita familiare, e non fuori dalla loro esistenza.
Il papa aggiunge anche che i coniugi Martin possono essere considerati tra la “folla dei santi della porta accanto”, proprio perché hanno vissuto mettendo Dio davanti a tutto, coltivando la propria fede, non a parole, ma anche fattivamente.
Sono chiaramente un esempio dei princìpi su cui si dovrebbe fondare la famiglia odierna, valori che la rendono solida e che portano felicità reale. «Quale felicità quella di riunirsi la domenica dopo la Messa, attorno alla tavola dove Gesù è il primo invitato. Quale conforto quello di essere insieme nella prova, uniti alla Croce di Cristo quando si presenta», sono le parole del pontefice.
Con queste parole, il pontefice invita le famiglie odierne a dare priorità a Nostro Signore, e a dare amore ai propri figli. In un mondo in cui ci sono un’incertezza e una temporaneità imperversanti, valori di fedeltà, condivisione e fede restano le fondamenta su cui costruire una famiglia felice.