Pellegrini di speranza: l’Unitalsi a Lourdes dal 22 al 26 settembre

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Circa quattromila pellegrini raggiungeranno il santuario mariano ai piedi dei Pirenei, unendo la propria fede al desiderio della pace Circa quattromila pellegrini raggiungeranno il santuario mariano ai piedi dei Pirenei, unendo la propria fede al desiderio della pace
La grotta di Lourdes (www.medjugorje.it)
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Dal 22 al 26 settembre Lourdes accoglierà il Pellegrinaggio Nazionale dell’Unitalsi, un evento che ogni anno richiama migliaia di fedeli da tutta Italia.

Circa quattromila pellegrini raggiungeranno il santuario mariano ai piedi dei Pirenei, unendo la propria fede al desiderio della pace. L’edizione di quest’anno, che si svolge nel pieno dell’Anno Giubilare, assume un significato particolare: non un semplice viaggio devozionale, ma un’esperienza capace di trasformare chi partecipa, offrendo conforto, guarigione interiore e la forza per affrontare le sfide quotidiane.

Un pellegrinaggio che unisce preghiera e servizio

Il tema scelto per il 2025 – Essere pellegrini di speranza – richiama i fedeli a riscoprire il senso autentico del pellegrinaggio, non come un gesto abitudinario, ma come un cammino che coinvolge mente, cuore e spirito. Lourdes diventa così non solo una meta, ma il punto di partenza per un rinnovamento interiore.

Il programma prevede celebrazioni comunitarie, processioni mariane ed eucaristiche, momenti di catechesi e spazi di fraternità che riflettono lo spirito di servizio proprio dell’Unitalsi. In particolare, grande attenzione verrà data alla preghiera per la pace, un tema che oggi risuona con forza in un mondo segnato da conflitti e tensioni. Palestina, Ucraina e tante altre regioni dilaniate dalla guerra saranno al centro delle intenzioni dei pellegrini, chiamati a farsi strumenti di riconciliazione nella vita di ogni giorno.

La scelta di pregare per la pace non è solo simbolica: vuole essere un gesto concreto di solidarietà spirituale, un invito a rinunciare a giudizi affrettati, aggressività e divisioni, atteggiamenti che spesso alimentano incomprensioni e conflitti. In questo cammino, i pellegrini si affideranno alla Vergine Maria e a Santa Bernadette, compagne di viaggio verso Cristo, fonte della vera pace.

Il presidente nazionale dell’Unitalsi, Rocco Palese, ha espresso gratitudine a quanti rendono possibile il pellegrinaggio: sacerdoti, volontari, responsabili delle sezioni e soprattutto le persone ammalate, considerate “il cuore pulsante” della missione associativa. Nessuno, ha sottolineato Palese, deve sentirsi escluso dall’incontro con Maria e Bernadette. A guidare il cammino sarà anche l’assistente nazionale, l’arcivescovo di Fermo, mons. Rocco Pennacchio, che accompagnerà i fedeli nei giorni a Lourdes.

Il pellegrinaggio sarà arricchito dalla testimonianza di Antonietta Raco, socia e volontaria dell’Unitalsi, riconosciuta come protagonista del 72° miracolo ufficiale avvenuto proprio a Lourdes durante un pellegrinaggio dell’associazione. La sua esperienza è un segno tangibile della forza della fede e della vicinanza materna della Vergine a chi soffre.

Il presidente nazionale dell’Unitalsi, Rocco Palese, ha espresso gratitudine a quanti rendono possibile il pellegrinaggio: sacerdoti, volontari, responsabili delle sezioni e soprattutto le persone ammalate, considerate “il cuore pulsante” della missione associativa.
Rocco Palese, presidente dell’Unitalsi (www.medjugorje.it)

Pregare per la pace in un mondo ferito

Tra i momenti più intensi figura l’iniziativa “Con Maria in preghiera per la pace”, una celebrazione che unisce la devozione mariana alla richiesta di un dono che oggi appare urgente e necessario. Le notizie che arrivano dal Medio Oriente e dall’Ucraina riportano ogni giorno immagini di distruzione, morte e sofferenza, colpendo soprattutto i più fragili: donne, bambini e civili inermi.

Secondo le stime, nel mondo sono attualmente in corso circa sessanta conflitti che coinvolgono un centinaio di nazioni. Un quadro che mostra quanto la pace resti un traguardo lontano, nonostante gli sforzi della diplomazia internazionale. In questo scenario, l’Unitalsi sceglie di affidarsi a Cristo, Principe della Pace, e alla Madonna Addolorata, invocando con forza la fine delle guerre e il trionfo della riconciliazione.

Non tutti potranno fisicamente essere presenti a Lourdes, ma l’Unitalsi ha pensato anche a chi resterà a casa. Alcune celebrazioni e appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming sui canali ufficiali, permettendo così a malati, anziani e famiglie di unirsi spiritualmente al pellegrinaggio.

Il pellegrinaggio nazionale non si esaurisce nei cinque giorni a Lourdes: è un cammino che continua nel quotidiano, là dove ciascuno è chiamato a vivere la speranza, costruire la pace e farsi segno della presenza di Dio nel mondo.