La domenica è il giorno del Signore: questo è ciò che ci hanno sempre insegnato anche quando abbiamo frequentato il Catechismo in preparazione alla prima Comunione.
Nessuno, però, ci ha mai spiegato la motivazione esatta e, soprattutto, perché viene considerato “giorno di precetto”. Sembra un termine complicato che rende la spiegazione ancora più complessa ma, in realtà, non è così.
Cerchiamo di capire insieme perché è considerato tale come giorno e, soprattutto, quali sono i doveri del cristiano in questo giorno.
Domenica, giorno di precetto
Erroneamente si pensa che la domenica sia solo ed esclusivamente il giorno durante il quale ci si riposa o si rilassa dalle fatiche della giornata. Ma in realtà, non è del tutto così: un buon cristiano sa benissimo che la domenica è il giorno del Signore, quello a Lui dedicato e la partecipazione alla Santa Messa è un “obbligo”. Un termine forte, ma dietro di lui c’è una spiegazione molto semplice e soprattutto concreta.
Considerare la domenica come giorno di precetto non è sbagliato e ce lo dice anche il Catechismo della Chiesa Cattolica: “La domenica è la Pasqua settimanale, il giorno della Resurrezione di Cristo. Per questo, la Chiesa chiede di santificarla partecipando, proprio, alla Santa Messa”. Parole semplici e chiare che, di per se, non fanno una piega.
Ma possiamo addentrarci ancora di più ed approfondire meglio. Partiamo dal comprendere cosa significhi “festa di precetto”, come ci viene chiarito anche dal Codice di Diritto Canonico: “I fedeli sono tenuti all’obbligo di partecipare alla Messa; si astengano inoltre da quei lavori e da quegli affari che impediscono di rendere culto a Dio e turbano la letizia propria del giorno del Signore o il dovuto riposo della mente e del corpo”.
Ecco cosa vuol dire
Ne consegue, quindi, che la domenica è un giorno di precetto per ogni singolo cristiano.

È il giorno da dedicare al Signore perché:
- C’è, come abbiamo detto, l’obbligo di partecipare alla Messa. Così facendo, il fedele soddisfa il precetto partecipando alla celebrazione eucaristica la domenica, oppure nel tardo pomeriggio del sabato;
- Bisognerebbe astenersi dal lavoro: l’obbligo include anche l’astensione dal lavoro, tranne se necessario, per dedicare tempo al riposo e al culto.
- Ovviamente, ci sono anche delle eccezioni: se non è possibile partecipare alla Messa per motivi gravi, si è esortati a partecipare a una Liturgia della Parola o a pregare in famiglia.
Una spiegazione semplice, che tutti possiamo e dobbiamo mettere in pratica nei limiti del possibile. Sappiamo bene che le nostre giornate sono frenetiche e che non sempre abbiamo il giusto tempo da dedicare al Signore e alla preghiera. Per questo motivo, la domenica rappresenta quel giorno in cui ogni cosa sia a Lui dedicata, a partire proprio dalla Messa.