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Piccoli suggerimenti per una buona Confessione, senza paure

Il Santo Natale si avvicina e, dall’altro lato, tutti ci prepariamo a viverlo nel migliore dei modi, soprattutto dal punto di vista spirituale, attraverso il nostro animo limpido e pulito.

Nelle singole parrocchie, come accade sempre, i giorni che precedono le grandi ed importanti solennità, sono dedicati al Sacramento della Riconciliazione che deve essere fatto in maniera consona e corretta, seguendo quelli che sono i canoni di una buona Confessione.

Ecco, per questo, alcuni piccoli suggerimenti che possono aiutarci a vivere al meglio questo momento, senza paure e senza affanni.

Confessione: chiedere perdono a Dio senza paura

La Confessione è uno dei momenti più importanti per la vita di un cristiano: riconciliarsi con Dio Padre, che perdona i nostri peccati e le nostre colpe se, effettivamente, ci avviciniamo a lui con cuore pentito e contrito. Non una promessa del classico “non lo farò più”, ma una necessità da parte nostra di comprendere e capire cosa sbagliamo, anche se reiteriamo sempre lo stesso peccato, ma siamo consapevoli che sbagliamo e chiediamo a Lui, Padre di Misericordia, la possibilità di tornare sempre fra le sue braccia.

Dall’altro lato, c’è sempre un certo timore, una sorta di paura nei confronti di questo Sacramento importante, come se all’altro capo del confessionale non ci fosse Gesù ma solo il sacerdote – uomo di Dio, pronto a giudicare ciò che abbiamo fatto e a condannarci. Non è assolutamente così, ma è la convinzione che purtroppo hanno in molti. Per questo motivo, è necessario fare un attimo di chiarezza per comprendere al meglio come si fa una Confessione vera e propria, a partire dalla preparazione del proprio animo e del proprio cuore ad accogliere il perdono di Dio.

Dio Padre aspetta solo di abbracciarci – www.medjugorje.it

Il primo passo è quello di mettere il nostro cuore davanti a Dio: lui conosce tutto e sa bene anche in cosa abbiamo peccato e perchè siamo lì. Ma, proprio come il buon padre con il figliol prodigo, lui attende che siamo noi ad avvicinarci a Lui. Lui, dal canto suo, non ci respingerà mai, ma attende che siamo noi ad andargli incontro. Per questo, chiediamo allo Spirito Santo di illuminarci e di mostrarci la via della verità e di non aver paura.

Il secondo passo è quello di fare un esame di coscienza e domandarci dove davvero non abbiamo amato Dio e gli altri, senza trascurare anche noi stessi. Successivamente, avviciniamoci al Confessionale e parliamo con verità e sincerità, senza scuse e senza fare inutili giri di parole: Dio conosce tutto e sa in cosa ci serve la guarigione. Dall’altro lato, Lui ci donerà la sua Misericordia e ci perdonerà, se noi accoglieremo il suo perdono.

In ultimo, non viviamo la penitenza come un’afflizione ma come un passo verso il bene, come un gesto d’amore che Dio ha per noi.

Published by
Rosalia Gigliano