“Potentissimo monumento contro le forse del male”: dove si trova l’unico obelisco antico mai crollato

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Obelisco Vaticano
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L’Obelisco Vaticano, situato in Piazza San Pietro, è alto 25,3 metri in granito rosso. Originario dell’antico Egitto, fu portato a Roma da Caligola. Rialzato nel 1586 da Papa Sisto V, ospita una croce con una presunta reliquia della Vera Croce.

L’Obelisco Vaticano, situato in piazza San Pietro, è un simbolo di potere e spiritualità che ha attraversato secoli di storia. Questo monumento non è solo un’opera d’arte, ma anche un emblema della resistenza contro le forze del male, come suggerisce la sua iscrizione che celebra la vittoria della croce cristiana. Con i suoi 25,3 metri di granito rosso e quasi 40 metri se si considera il basamento adornato da quattro leoni bronzei, l’Obelisco si erge maestoso, rappresentando una testimonianza del passato antico di Roma e del suo legame con la spiritualità.

Origini e storia antica

L’Obelisco Vaticano ha origini egizie, essendo stato realizzato in granito rosso. Secondo Plinio il Vecchio, proviene dalla città di Eliopoli, un importante centro religioso dell’antico Egitto. La sua storia inizia come simbolo di potere faraonico e, in un primo momento, fu collocato nel Forum Iulii di Alessandria d’Egitto. Fu solo nel 40 d.C. che l’imperatore Caligola lo fece trasferire a Roma, posizionandolo sulla spina del Circo di Nerone, dove rimase per secoli anche dopo il decadimento del circo stesso.

L’Obelisco ha così assistito a eventi storici significativi, da giochi gladiatori a celebrazioni imperiali, fino a diventare un punto di riferimento per la comunità cristiana. La sua posizione originaria, tuttavia, è stata caratterizzata da una necropoli che ha successivamente circondato la basilica di San Pietro, creando un legame tra il culto pagano e quello cristiano.

Il trasloco e il rinnovo

Il grande spostamento dell’obelisco avvenne nel 1586, per volere di papa Sisto V, un pontefice noto per le sue ambizioni di ristrutturazione e rinnovamento urbano di Roma. L’architetto Domenico Fontana fu incaricato di dirigere l’operazione, che si rivelò un’impresa titanica. Per sollevare l’obelisco, furono necessari tredici mesi di preparativi e un ingente dispiegamento di forze:

  1. 900 uomini
  2. 75 cavalli
  3. 40 argani

Il momento culminante avvenne il 10 settembre 1586, quando l’obelisco fu finalmente eretto in piazza San Pietro in un solo giorno. Un episodio celebre legato a questo evento è il grido di un marinaio di nome Benedetto Bresca, che esclamò “Acqua alle funi!” per evitare che le corde cedessero sotto il peso dell’imponente struttura. Questo momento non solo segnò il successo dell’operazione, ma evidenziò anche il coraggio e la dedizione di coloro che parteciparono all’impresa. Da quel giorno, l’obelisco ha dominato la piazza, diventando un simbolo di stabilità e resistenza.

Significato e reliquie

L’iscrizione presente sull’obelisco è particolarmente significativa: “ECCE CRUX DOMINI – FVGITE – PARTES ADVERSAE – VICIT LEO DE TRIBV IVDA”. Questo messaggio, che si traduce in “Ecco la croce del Signore, fuggite parti avverse, trionfa il leone della tribù di Giuda,” rappresenta un forte richiamo alla fede cristiana e alla vittoria del bene sul male. La croce, simbolo centrale del cristianesimo, viene così elevata in un contesto di potere e autorità.

Piazza San Pietro
Piazza San Pietro

Durante il restauro della croce di bronzo posta sopra l’obelisco, si credeva che potesse contenere una particella della Vera Croce, ma durante le operazioni non fu trovata alcuna reliquia. Tuttavia, il 12 aprile 1740, fu collocata una reliquia prelevata da un reliquiario della basilica di San Pietro, che si ritiene possa essere legata alla croce di Cristo. Questo gesto ha ulteriormente rafforzato il legame tra l’obelisco e la spiritualità cristiana.

Un monumento inossidabile

Un aspetto affascinante dell’Obelisco Vaticano è che è l’unico obelisco antico di Roma a non essere mai caduto. Questo fatto non solo ne esalta la stabilità fisica, ma lo rende anche un simbolo di resilienza e invincibilità. In un’epoca in cui molti monumenti antichi sono crollati o sono stati distrutti, l’Obelisco rimane un potente testimone della storia, un faro di speranza e di fede.

La sua presenza in piazza San Pietro, accanto alla Basilica e al Vaticano, conferisce un ulteriore livello di significato. L’obelisco non è solo un’opera architettonica, ma un luogo di incontro per i pellegrini e i fedeli che si radunano per celebrare la loro fede. La posizione centrale nella città eterna lo rende un punto di riferimento non solo per i romani, ma per milioni di visitatori che ogni anno affollano la capitale italiana.

L’Obelisco Vaticano non è soltanto un simbolo religioso, ma anche un’icona culturale di Roma. La sua immagine è stata riprodotta in innumerevoli opere d’arte, fotografie e persino film, diventando un segno distintivo della città. La fusione di storia, arte e spiritualità che rappresenta lo rende un’attrazione imperdibile per chiunque visiti Roma, contribuendo a rinvigorire un legame che si estende attraverso i secoli, dal regno dei faraoni fino alla modernità.

La magnificenza dell’Obelisco Vaticano, quindi, va ben oltre la mera struttura fisica; è un simbolo di speranza, resistenza e fede che continua a ispirare generazioni di persone che si fermano ad ammirarlo, riflettendo sulla sua storia e sul significato che porta con sé.

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