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Pregano insieme dopo 500 anni: le due Chiese si incontrano

Un incontro storico, come non accadeva da oltre 500 anni: il ritorno, a pregare insieme, del re d’Inghilterra e del Papa, ieri a Roma.

Momento che ha segnato, ulteriormente, il dialogo ecumenico con la religione anglicana ma, al tempo stesso, ci ha fatto capire come è possibile pregare anche se si hanno concezioni religiose differenti.

Papa Leone ha accolto re Carlo d’Inghilterra e la regina consorte Camilla in Vaticano. Vediamo cosa è successo.

I reali inglesi in Vaticano

La storia che ritorna dopo ben 500 anni: il capo della chiesa anglicana e quello della chiesa cattolica che pregano insieme. Un momento storico come non lo si vedeva da ben 500 anni ma che ha segnato la storia: ad accogliere re Carlo d’Inghilterra e la regina consorte Camilla è stato proprio Papa Leone XIV.

Dai tempi della riforma protestante, da quello strappo con la Chiesa che non si è più ricucito, nessun reale inglese era arrivato a Roma per pregare con il Pontefice. In chiave ecumenica, però, ciò che è accaduto ieri all’interno della Cappella Sistina è stato più che importante, un notevole e concreto passo avanti.

Si è trattato di un momento di preghiera speciale dove, proprio sotto lo sguardo degli affreschi di Michelangelo, Carlo e Camilla hanno partecipato insieme al Papa ed hanno pregato per il creato. L’ingresso in Vaticano dei reali, poco prima delle 11 di ieri e, dopo le formalità di rito e l’esecuzione dell’inno inglese da parte della banda Musicale del Corpo della Gendarmeria, sono entrati nel Palazzo Apostolico.

Il pregare insieme con le parole di Sant’Ambrogio

La preghiera per il creato è iniziata alle ore 12.20: recitata sia in latino che in inglese, ha rappresentato il prosieguo delle buone relazioni tra le parti ma anche la volontà del re d’Inghilterra di venire in Vaticano, dopo che la visita era stata annullata ad aprile, a causa della morte di Papa Francesco.

Un incontro dopo 500 anni – www.medjugorje.it (photo: catt.ch)

Fra il Pontefice argentino e i reali inglesi avevano condiviso l’impegno comune per la cura del creato, e Papa Leone l’ha voluto portare avanti. La preghiera è stata concentrata su di un testo di Sant’Ambrogio, cantato in una traduzione inglese di San John Henry Newman. Leone XIV era seduto accanto all’arcivescovo di York Stephen Cottrell.

La celebrazione è proseguita con il Salmo 8 e con il Salmo 64, per concludersi poi con la lettura in inglese della Lettera dei Romani, avente come tema di fondo la speranza, filo conduttore dei canti e della liturgia scelta è la lode alla grandezza di Dio Creatore. Successivamente, nella Sala Regia, hanno preso parte, il Papa e re Carlo, ad un incontro sulla sostenibilità ambientale, e ad introdurlo è stata suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

A conclusione della giornata, nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, il conferimento del titolo di “Royal Confrater” di san Paolo a Re Carlo III. Una giornata davvero particolare che ha avuto al centro l’ecumenismo e il dialogo interreligioso che, troppo spesso, sembra essere dimenticato.

Published by
Rosalia Gigliano