Colloquio telefonico fra il Papa e Putin - www.medjugorje.it
In pochi si sarebbero aspettati una notizia del genere, eppure è successo e non si tratta di fantascienza. Il presidente Putin e Papa Leone hanno avuto un colloquio telefonico.
A confermare dell’avvenuta telefonata è stato il direttore della Sala Stampa Vaticana, Bruni, il quale ha specificato come il Santo Padre abbia rivolto un appello alla Russia perché faccia un gesto per favorire la fine della guerra e l’avvento della pace in Ucraina.
Ma cosa si sono detti, in concreto, il Pontefice e Putin? Cerchiamo di capirlo insieme, vista anche l’importanza dell’inattesa chiamata.
Davvero in pochi si sarebbero aspettati una chiamata del genere, anche se il Vaticano si era offerto come luogo di mediazione e di pace proprio fra le due sponde di guerra, ovvero Russia ed Ucraina. Gli sforzi sono stati messi in campo anche quando a capo della Chiesa vi era Francesco e, questi stessi, sono stati portati avanti (e proseguiranno ancora) con Leone XIV.
La notizia della telefonata fra Putin e Prevost la si è avuta solo nella tarda serata di mercoledì 4 giugno e, a confermare il tutto è stato, come dicevamo all’inizio, Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa Vaticana: “C’è stata una conversazione telefonica tra Papa Leone XIV e il Presidente Putin. Nel corso della telefonata, oltre alle questioni di mutuo interesse è stata prestata particolare attenzione alla situazione in Ucraina e alla pace” – ha spiegato.
Il Pontefice ha, inoltre, fatto una richiesta specifica al presidente russo: “Il Papa ha fatto un appello affinché la Russia faccia un gesto che favorisca la pace, ha sottolineato l’importanza del dialogo per la realizzazione di contatti positivi tra le parti e cercare soluzioni al conflitto”. Ma non è stato un colloquio durato poco, anzi.
Leone ha parlato anche della situazione umanitaria con Putin e “della necessità di favorire gli aiuti dove necessario, degli sforzi continui per lo scambio dei prigionieri e del valore del lavoro che in questo senso svolge il Cardinale Zuppi” – ha continuato Bruni.
Lo stesso Pontefice ha, anche, parlato del patriarca Kirill, facendo a lui riferimento e sottolineando “[…] comuni valori cristiani possano essere una luce che aiuti a cercare la pace, difendere la vita e cercare un’autentica libertà religiosa” – ha concluso Bruni.
Il Vaticano si pone, quindi, al centro, ancora una volta, di intensi colloqui di pace nella speranza quanto anche nella possibilità di mediare fra Russia ed Ucraina per intavolare la pace. In ogni momento, come fatto anche da Francesco, Papa Leone chiede di pregare per la martoriata Ucraina, affinchè la pace arrivi a regnare in quei luoghi per sempre.