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Quarta domenica di Avvento: il disegno divino sta per compiersi

Il Santo Natale è quasi alle porte e, in attesa del giorno della nascita di Cristo, la Chiesa si prepara con la preghiera della Novena di Natale (che si recita, proprio in questi giorni) quanto anche del porre l’attenzione alle singole domeniche di Avvento.

Oggi, 21 dicembre, è la quarta ed ultima domenica di Avvento. Un percorso che ci ha portato a seguire Maria, dall’annuncio dell’angelo della sua divina Maternità, sino alla necessità della Santa Famiglia di Nazareth ad intraprendere il cammino che li porterà a Betlemme.

Un cammino per il censimento ma che, in realtà, sarà il culmine del disegno divino di Dio. In questa domenica di Avvento, l’attenzione è specifica ad un aspetto importante del Natale.

Avvento: il percorso sta per concludersi

Il periodo di Avvento è un momento che ci invita alla meditazione e all’attesa, un momento dove fermarsi a pregare, meditare e riflettere su quelli che sono i diversi aspetti che girano attorno all’evento messianico per eccellenza, ovvero quello della nascita di Gesù. Il piccolo re che verrà a sconvolgere i cuori dei semplici, che sarà accolto dai poveri ma osteggiato dai potenti che avranno paura di lui. Ma, prima di arrivare a tutto ciò, in questo periodo l’attenzione è stata posta alla sua Famiglia, Maria e Giuseppe.

Loro hanno camminato insieme a noi e, anche se simbolicamente, hanno acceso le 4 candele della Corona d’Avvento, simbolo di questo cammino. Oggi, 21 dicembre, si accende la quarta ed ultima candela, quella dell’amore di Dio. Infatti, l’attenzione oggi cade proprio sul concetto dell’Incarnazione di Cristo, insieme ai suoi genitori che sono il simbolo di fede e obbedienza all’amore di Dio. Loro, quanto e soprattutto noi, ci prepariamo a ricevere Gesù nel nostro cuore.

Oggi si accende la quarta candela di Avvento – www.medjugorje.it (photo: missionarie della divina rivelazione)

Lui che rappresenta la vittoria della luce e dell’amore divino sulle tenebre e l’amore totale per Dio, culminando nel dono più grande, l’Amore, il suo donarsi completamente a noi. Non è ancora nato eppure l’ultima domenica di Avvento è quella che incarna a pieno il concetto dell’attesa e, nella liturgia di oggi, si sottolinea proprio l’intervento di Dio nella storia attraverso la nascita di Gesù. Maria e Giuseppe sono i protagonisti umili e obbedienti, modelli di amore totale e indiviso per Dio.

E davanti alla paura di Giuseppe per ciò che sta per accadere, la sua paura di perdere Maria, le parole dell’Angelo di Dio sono profetiche: “Non temere“. Lo dicevamo all’inizio, l’accensione dell’ultima candela della Corona, quella dell’Amore, rappresenta la fine di un percorso che sta per culminarsi con il momento più bello che avverrà di lì a poco, la nascita di Gesù: il nostro cuore deve essere pieno e pronto e, come Giuseppe, non dobbiamo avere paura di accogliere in noi la forza e la potenza di questa luce che viene.

Published by
Rosalia Gigliano