Testimonianze

Ricordando David Buggi, il suo “cuore consegnato” e il suo legame con Medjugorje

Oggi ricorre l’ottavo anniversario dalla nascita al Cielo di David Buggi, un ragazzo romano che ha vissuto una grave malattia con un abbandono fiducioso alla volontà di Dio forte ed esemplare.

Non è una storia strappalacrime quella di David Buggi, anche se può sembrarlo. Quando si parla di un ragazzo morto a 17 anni per un osteosarcoma molti pensano subito al dolore che questo comporta e la tristezza arriva inesorabile. Ma se la sofferenza è vissuta con Dio tutto cambia e fa arrivare a dire ad un giovane che affronta una prova così terribile che quell’ultimo anno di malattia è stato il più bello della sua vita.

È un ragazzo come tutti gli altri, David. Vive a Roma con una famiglia che lo ama e che lo educa cristianamente. Nella prima parte dell’adolescenza arrivano le domande su tanti temi della vita, la crescita avviene gradualmente e David trova la fede a guidarlo e bravi sacerdoti che sanno indirizzarlo sulla retta via.

David Buggi: l’abbandono alla volontà di Dio che rende felici

Sempre stato credente e praticante, David ha una svolta nella sua vita di fede proprio dopo la malattia che lo colpisce duramente. Un cancro alle ossa che non gli lascia via d’uscita: le speranze, via via si infrangono e le preghiere, fatte copiosamente da lui, dalla sua famiglia e da tanti amici, sembrano non venire esaudite.

Ma proprio quando la disperazione potrebbe prendere il sopravvento, quando senza fede molti se la prendono con un disegno di Dio incomprensibile alla nostra mente umana, in David scatta qualcosa che gli genera una fede maggiore, forte, viva.

L’abbandono fiducioso alla volontà di Dio che rende felici – medjugorje.it

È un dono di grazia che arriva attraverso la Beata Vergine Maria: recitando il rosario, che avverte come una necessità impellente, il suo cuore cambia all’improvviso. Come una folgorazione inzia in lui una nuova fase in cui la sua volontà, i suoi desideri seppur buoni, come quello di guarire, si mettono in secondo piano davanti alla volontà di Dio, con la certezza che è una volontà di amore, grande, incommensurabile.

Il turbamento dei primi tempi della malattia sparisce e in lui nasce una forza e una serenità che diffonde attorno in modo prorompente. Se all’inizio c’era una netta difficoltà di affidare la sua malattia al Signore, poi non è più così: arriva l’affidamento, totale, pacificante, vivificante.

La grazia di un “cuore consegnato”

La storia di David Buggi e del suo abbandono fiducioso alla volontà del Padre che gli ha consentito di considerare gli ultimi mesi della sua malattia, come l’anno più bello della sua vita, è raccontata in grande parte da lui stesso in un video disponibile in rete.

Il dono di un “cuore consegnato“, come lo ha definito la giornalista Costanza Miriano nella novena scritta appositamente per chiedere l’intercessione di questo ragazzo morto in odore di santità, è una grazia che può, e anzi, deve, chiedere chiunque.

Un lungo pianto liberatorio ha squarciato tutti i tentennamenti nel dolore che blocca e le Ave Marie del rosario recitate una dopo l’altra hanno prodotto il resto, l’apertura del cuore e il pieno accoglimento della grazia. Aveva la “ la certezza che fare la volontà di Dio è la cosa più bella che può accadere”, come lui stesso ha avuto modo di dire. 

Medjugorje e la felicità di chi sta con il Signore

Medjugorje è stato un luogo del cuore per David che nel periodo della malattia è più volte andato in pellegrinaggio e che ha contribuito a rendere saldo il suo cuore e pronto a qualsiasi cosa il Signore gli chiedesse. A Medjugorje è stato confermato nella sua certezza che stare con Gesù vuol dire essere felici, anche nelle situazioni di dolore.

Medjugorje, luogo del cuore di David Buggi – medjugorje.it

David viveva una vita intensamente cristiana: c’era la messa quotidiana, la Confessione frequente, la meditazione della Parola di Dio e la preghiera costante. Prima di morire ha offerto le sue sofferenze per i giovani, i tanti che lo attorniavano fino alla fine attirati dalla sua luminosità e dalla serenità che trasmetteva.

È morto il 18 giugno 2017, nel giorno della solennità del Corpus Domini, andando via da questa terra nella gioia, e lasciando qui una testimonianza potente che aiuta a squarciare tanti cuori che sono nel dolore affinché si aprano alla dolcezza dell’amore di Dio che è felicità eterna.

Published by
Romana Cordova