Perchè Papa Leone si reca a Castel Gandolfo? - www.medjugorje.it
Non eravamo più abituati a questo tipo di “papato”: Francesco era sempre a Roma, a Casa “Santa Marta” e si spostava, al massimo, in auto per le vie di Roma. Ma Papa Leone ha cambiato ancora qualcosa.
Erano più di 13 anni che il Pontefice non si recava a Castel Gandolfo, perché Francesco aveva così scelto. Prevost, invece, ha visto in questo luogo qualcosa di particolare per se stesso.
Ogni settimana, il martedì, “si rifugia” in questi palazzi. Ma per quale motivo? Cerchiamo di capirlo insieme.
Siamo stati abituati, per ben 13 anni, ad un Papa che non amava tanto spostarsi da Roma per recarsi a Castel Gandolfo. Francesco è stato un Pontefice che, di viaggi apostolici ne ha fatti, quanto in Italia, quanto nel mondo. Ma la sua residenza è rimasta sempre la stessa stanza di “Casa Santa Marta”, e nemmeno il palazzo Apostolico, storica residenza del Pontefice in carica, ha desiderato.
Papa Leone, invece, è molto diverso dal suo predecessore, non solo per età di elezione, ma anche per spirito e modo di vivere. È sempre stato un uomo, un sacerdote che ha vissuto fra la gente, specialmente durante il suo periodo di vescovado in Perù. Le sue abitudini sono state, come ovvio che fosse, completamente modificate.
Ma c’è qualcosa che Prevost non ha voluto perdere: un momento per se stesso. Come dice un brano del Vangelo: “Venite in disparte e riposatevi un po’”, lo stesso fa Papa Leone. Infatti, Castel Gandolfo è diventato, un po’, il suo rifugio e, ogni martedì, vi si reca lì per un’esigenza del tutto umana: riposarsi.
Quasi come a voler, per un attimo, staccare la spina dai tantissimi impegni che gli impone il suo ministero e ritrovare un attimo se stesso. Diciamo che eravamo pienamente abituati a Papa Francesco che aveva rinunciato persino alle vacanze estive, ma è bene ricordare che tutti i precedenti Pontefici avevano sempre un periodo di riposo da trascorrere lontano da Roma in tranquillità.
C’è chi lo sceglieva solo per l’estate e chi invece, come Papa Leone, decide di farlo una volta a settimana. Inoltre c’è da dire anche che c’è una raccomandazione, a preti, vescovi, superiori generali di congregazioni, di riservarsi un giorno alla settimana per riprendersi, pregare, trovarsi in fraternità con altri confratelli, fare attività fisica e questa non è di certo una novità.
E in questo giorno settimanale di riposto, anche Papa Leone si dedica a se stesso, alle passeggiate nella natura, ai cavalli e anche un po’ al tennis (che è uno dei suoi sport preferiti). Riposarsi non è un peccato, se serve anche a ritemprare lo spirito.