Il rosario è l’arma, per eccellenza, contro il male. Per i soldati, durante le guerre mondiali, è stato consolazione e simbolo di protezione
Il Santo Rosario è uno strumento di grande potenza, con cui il Signore ci aiuta ad affrontare le sfide della vita. È un grande dono, di cui bisogna tener conto, sempre. Padre Pio recitava moltissimi rosari al giorno, e una delle sue citazioni più note, a tal proposito, è:«Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario».
In un mondo in cui c’è un declino di valori, il Rosario è e sarà sempre un’arma fondamentale, per combattere il male. Recitato con fede, come diceva San Padre Pio, «è una chiave che apre il cuore di Dio».
In passato il rosario ha avuto un ruolo nella vita di milioni di soldati, durante le due guerre mondiali. Il suo significato è andato ben oltre quello di oggetto di devozione cattolica. Il Rosario è stato uno strumento di protezione, e simbolo di speranza, nell’orrore della guerra.
Il Rosario di combattimento: come si è evoluto nel tempo e cosa simboleggia
Il rosario di combattimento ha radici antiche, ai tempi del Medioevo, un periodo contrassegnato da guerre religiose.

Cavalieri e soldati lo usavano come simbolo di fede e preghiera, invocando la protezione di Dio. Si tratta di rosari che sacerdoti erano soliti benedire ai militari, prima del conflitto. Nel periodo rinascimentale, questo strumento fu realizzato in oro e argento, restando sempre mezzo di preghiera.
Nelle due guerre mondiali, i soldati ricevevano un rosario da fidanzate, mogli, madre, prima di andare al fronte. Molti soldati, durante i bombardamenti o le veglie notturne, lo stringevano forte per sentire la vicinanza di Dio.
Oggigiorno, il rosario da combattimento non è più esclusiva dei soldati, ma a disposizione di tutti, come strumento di preghiera, per affrontare gli ostacoli dell’esistenza. Spesso si recitano, con questo oggetti, preghiere mirate a San Michele Arcangelo. Si tratta di un mezzo che protegge contro il male.
Questo tipo di rosario ha una struttura robusta, che può resistere anche alle intemperie. Lo strumento in questione è simbolo di lotta tra bene e male e con la preghiera, il male può essere sconfitto. Portarlo con sé ricorda quanto il Signore sia una presenza quotidiana nella nostra esistenza. Ad oggi, molti di questi rosari sono tenuti nelle abitazioni tra i ricordi di famiglia o all’interno di musei storici.
È interessante osservare come anche nel buio della guerra, il rosario funga da faro, da luce e speranza a cui tenersi stretti. E la presenza di Dio si esprime attraverso un oggetto semplice ma potentissimo.