Un atto sacrilego è occorso nella Basilica di San Pietro, cosa che avrebbe lasciato sconcertati i fedeli presenti e persino Papa Leone XIV.
Un episodio che lascia senza parole è accaduto lo scorso venerdì nella Basilica di San Pietro, a Roma. Un grave atto di profanazione che ha lasciato i fedeli attoniti. L’atto, avvenuto in un luogo tra i più sacri e simbolo della cristianità, è stato ripreso dai presenti e diffuso sui social. Chiaramente, la cosa ha suscitato una forte indignazione, a livello non solo locale ma anche internazionale.
Come detto, lo scorso venerdì, un uomo ha urinato sull’altare della confessione della Basilica, luogo in cui il pontefice è solito celebrare la Santa Messa. Dopo il vergognoso atto, l’uomo è stato condotto via dalla sicurezza.
Da quanto si apprende da Il Corriere della Sera, l’uomo si è arrampicato sull’altare, iniziando a fare pipì sull’altare sotto lo sguardo sconcertato dei presenti. Il video è finito in rete, e molti hanno espresso il loro sdegno.
Come riporta Il Tempo, l’uomo è stato portato via dalla Basilica e Papa Leone XIV, una volta appresa la notizia sarebbe rimasto “scioccato“.
Uomo urina sull’altare della Basilica di San Pietro, la reazione di Papa Leone XIV
Da quanto riporta Il Fatto Quotidiano, la reazione del Pontefice sarebbe stata molto dura. L’episodio, molto grave in quanto atto sacrilego, ha messo in luce delle falle a livello di sicurezza, di cui non si può non tenere conto.
Le immagini sui social e diffuse da Il Tempo, mostrano come l’uomo sia riuscito a scavalcare le barriere, salire sull’altare, spogliarsi e urinarvi. Da quanto riporta Dagospia, la cosa che sarebbe apparsa più grave, sarebbe che il gendarme in borghese, «piuttosto spaventato, tiene per le braccia l’uomo che sta urinando ma non lo ferma né lo allontana dall’altare. Lo lascia libero di espletare i suoi bisognini».
Dopo aver saputo di quanto accaduto, il pontefice avrebbe avuto una dura reazione, convocando «immediatamente il cardinale Mauro Gambetti». Come riporta Il Corriere della Sera, che menziona fonti interne, il pontefice avrebbe chiesto al cardinale di eseguire in tempi brevi un rito penitenziario riparatorio.
Si tratta di un modo per chiedere perdono al Signore dell’atto sacrilego occorsovi. Il rito sarebbe avvenuto lo scorso lunedì. Peraltro, questo sarebbe il terzo gesto sacrilego in un paio d’anni. Attualmente, pare che l’uomo che ha compiuto il sacrilegio in questione sia in stato di fermo alla Gendarmeria vaticana e per ora, non si conosce la sua nazionalità e non si sa neppure se sarà consegnato alla polizia locale o estera.